Sonia Alfano
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Sonia Alfano, giornalisti uccisi come mio padre orgoglio del Paese


Bruxelles, 6 maggio 2013. “Tengo a esprimere la mia piena adesione alla giornata mondiale della libertà di stampa, condicio sine qua non per poter affermare di vivere in un mondo civile e democratico, e all’evento organizzato come ogni anno dall’UNCI (Unione Nazionale Cronisti Italiani), e dedicato ai giornalisti uccisi dalle mafie e dal terrorismo”. Lo ha detto Sonia Alfano, presidente della Commissione Antimafia al Parlamento europeo e figlia del cronista Beppe Alfano, ucciso a Barcellona Pozzo di Gotto, in provincia di Messina, l’8 gennaio 1993.

“Fin quando gli uomini liberi e indipendenti, impegnati a informare correttamente i cittadini, saranno minacciati, perseguitati o addirittura assassinati, non potremo parlare di civiltà e di democrazia. Il servizio offerto alla collettività dai giornalisti uccisi dalle mafie e dal terrorismo, in tutto il mondo e nel nostro martoriato Paese, è motivo di grande orgoglio. Tra quei cronisti uccisi c’è anche mio padre, Beppe Alfano, corrispondente de ‘La Sicilia’ da Barcellona Pozzo di Gotto”.

“L’8 gennaio scorso – aggiunge l’eurodeputata – in occasione del ventennale, il gruppo siciliano dell’UNCI ha consegnato alla mia famiglia il tesserino con il nome di mio padre: un gesto per il quale oggi vogliamo rinnovare il nostro sentito ringraziamento”.


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