Parlamento europeo

La mancanza di canali di immigrazione legale è causa di tragedie


Bruxelles, 5 ottobre 2013. A pochissimi giorni dal dramma di Scicli, un altro importante naufragio si è verificato a un passo dalle coste di Lampedusa. Pare che i migranti abbiano dato fuoco a una coperta, scatenando l’incendio del barcone sul quale viaggiavano, per farsi notare dalle imbarcazioni vicine. A bordo c’erano 500 persone. I corpi recuperati, al momento, sono più di cento. Tra questi, anche bambini in tenera età.
“E’ l’ennesima intollerabile tragedia della disperazione. Un evento insopportabile, tremendo, il cui bilancio è purtroppo destinato ad aggravarsi. Non si può continuare ad accettare che il Mediterraneo faccia da cimitero per uomini, donne e bambini che fuggono dalle guerre e dalla crudeltà”. Lo ha detto Sonia Alfano, presidente della Commissione Antimafia europea e membro della Commissione LIBE del Parlamento europeo.

“Il problema non riguarda soltanto l’accoglienza. E’ indispensabile cambiare nel complesso le politiche sull’immigrazione: la mancanza di canali di immigrazione legale, sia a livello italiano che europeo, sono la causa che porta i migranti disperati, affamati e in cerca di una vita migliore ad affidarsi ai trafficanti. L’approccio è sbagliato e alimenta le organizzazioni criminali”.

“E’ necessario che l’Italia e l’Europa compiano, assumendosi una responsabilità comune, sforzi maggiori, anche relativamente al monitoraggio del Mediterraneo, in maniera tale da poter prestare soccorso per tempo ai barconi in difficoltà. Il Parlamento europeo discuterà di questo la prossima settimana durante la plenaria e, personalmente, solleverò ancora una volta queste problematiche nel dibattito con il commissario Malmström”.

Per Rita Borsellino, eurodeputato del gruppo S&D, “quella di Lampedusa è una tragedia devastante. Esprimo cordoglio e vicinanza alle famiglie delle vittime e sono grata a tutti coloro che si sono impegnati per i soccorsi. Ma quello che provo in questo momento è soprattutto rabbia e vergogna”.

“Dinanzi ai giganteschi flussi di migranti che attraversano il Mediterraneo, l’Italia non può essere lasciata da sola. Da anni io e altri colleghi del Parlamento europeo chiediamo con forza che l’Unione attivi misure efficaci per prevenire tali disastri. Misure che coinvolgano tutti gli Stati membri. Occorre potenziare i soccorsi in mare così come è di vitale importanza agire sul fronte della cooperazione internazionale con i paesi transfrontalieri per una gestione dei flussi che rispetti i diritti umani. Finora, purtroppo, la Commissione europea ha attuato politiche insufficienti. Con risultati tragici di cui non può non assumersi la responsabilità”.


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