“Roma segreta ma in verità più Brescia segreta” sono risultati i toponimi giornalistici che hanno indotto Giovanni Del Giaccio a preferire il titolo del libro “Latina segreta Luoghi, misteri e personaggi della città” (edito da Historica), presentato giovedì 5 dicembre, nella Pinacoteca comunale della località pontina.
In una sala gremita da rappresentanti istituzionali e in primis da colleghi delle maggiori testate giornalistiche di Latina e provincia, si è sviluppato un incontro fitto di spaccati legati alle vicende politiche, sociali, di cronaca di questo territorio. I lavori coordinatati dal giornalista Roberto Campagna si sono caratterizzati per la trattazione delle svariate problematiche caratterizzanti la storia e l’evoluzione della giovane città. Il sindaco Giovanni Di Giorgi, da parte sua, ha potenziato l’appuntamento librario con un intervento brioso e carico di elementi che hanno arricchito la stringente esposizione su differenti fenomeni. “Latina non è una città toccata in maniera forte dalla delinquenza come vogliono testimoniare certe cronache “ così il primo cittadino ci ha tenuto a risollevare la situazione complessiva di critica portata verso il suo territorio. Prendendo spunto da alcuni argomenti inseriti dallo scrittore Del Giaccio, ha parlato a braccio dell’approvazione dei diversi piani, da quello urbanistico al futuro della “metro leggera”, e a proposito di quest’ultima ha chiarito come prossimamente sarà la Regione Lazio a decidere il futuro di questo progetto. Ha poi riferito del valore della marina e ha ricordato le difficoltà riscontrate nel caratterizzare la località pontina sotto l’aspetto di centro marittimo. Parole di sostegno all’attività in favore della sanità pontina in merito alle iniziative contro i tumori, sono poi venute da Alessandro Rossi, il presidente della LIlT Lega italiana tumori, alla cui organizzazione, per volontà dell’autore, è stato stabilito di devolvere i diritti del libro. In conclusione, Giovanni Del Giaccio, giornalista professionista, dal 2005 redattore del Messaggero di Latina, ha spaziato attorno ai diversi argomenti analizzati dall’apprezzato testo. Da personaggio aduso alle cronache, ha evidenziato tutta l’esperienza ricavata nella ventennale esperienza sulla carta stampata, inanellando una serie di episodi, i paradossi, le eterne incompiute della politica, i delitti non scoperti, gli atteggiamenti dell’ambiente malavitoso assieme ai luoghi principali della vita cittadina. Un segnale più che positivo nei confronti di un luogo straordinario come per l’appunto il giardino di Fogliano. “E’ uno tra i posti molto belli – ha puntualizzato l’autore – ma presenta la difficoltà legata alla chiusura del cancello ad una certa ora della sera senza possibilità di essere maggiormente frequentato dai giovani”. L’incontro ha così sintetizzato la storia affascinante di vari accadimenti in un territorio bonificato colmo di vicende in parte note, secondo il progetto di svelare alcuni modelli di comportamento tipici del mondo giornalistico.
La seconda fatica letteraria dello scrittore originario di Anzio ha fatto trapelare la capacità perspicace e attenta di una penna cresciuta nelle redazioni della stampa pontina.