Bruxelles, 9 giugno 2014. Dopo le dichiarazioni di Matteo Renzi sulle nomine alla Commissione europea, Monica Frassoni, co-presidente del Partito Verde europeo e coordinatrice di Green Italia, ha dichiarato che «nel momento in cui Renzi accettasse il gioco di Cameron e di altri paesi che hanno preso una strada chiaramente euroscettica, dall’Ungheria all’Olanda, discostandosi dai nomi proposti dai partiti europei, non avrebbe alcuna garanzia di trovare un candidato o una candidata capace di assicurare discontinuità con le politiche di austerità».
«Nonostante il suo brillante risultato – prosegue Monica Frassoni riferendosi sempre al premier Renzi – la maggioranza degli Stati membri sono governati da conservatori, certamente intimoriti dal consenso che le forze eurofobe hanno ottenuto al loro interno. Nessuno dei nomi fatti, dalla Lagarde ai primi ministri irlandese o finlandese, è portatore di alcuna continuità».
«Il governo italiano deve invece dialogare con il Parlamento europeo ed evitare il muro contro muro tra Consiglio e Parlamento. Se vuole davvero “cambiare strada” per la Commissione, di certo non potrà stare alle condizioni di Cameron oppure Orban».
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