I generi della narrativa, poesia e saggistica per l’originale talk show “sotto l’ombrellone”, ideato da Gian Luca Campagna, saranno al centro dell’incontro fissato al Baraonda Beach di Latina Lido, per venerdì 26 prossimo. Solerti protagonisti della terza riunione letteraria saranno gli scrittori, Felli, Frugone, De Angelis, Di Marco e Vertucci.
L’edizione di ‘Lettura sotto l’ombrellone’, si caratterizza per l’idea di mettere a confronto creatori della fantasia di ogni comparto, divisi in cinque incontri, tutti in calendario all’ottavo chiosco del Baraonda Beach di Rio Martino, a partire dalle ore 18.30, con ingresso libero.
Pierluigi Felli, Mauro Frugone, Giulia Adriana Vertucci, Laura De Angelis e Bruno Di Marco sono i protagonisti di questo singolare appuntamento, che si distingue, a detta degli organizzatori, per fare viaggiare “verso tutte le pieghe della letteratura, dalla poesia alla narrativa sconfinando nella saggistica”.
Gian Luca Campagna, nel ruolo di direttore artistico della serie di eventi, tiene a precisare che: “L’idea resta quella di promuovere la cultura in senso generale e la letteratura nel particolare, perché nasce dall’esigenza di concentrare in un solo lasso di tempo e in solo luogo le numerose differenti energie di creatività che animano Latina e la sua provincia, facendole incontrare, confrontare, unire con espressioni artistiche di altre realtà, come nel terzi appuntamento, animando il dibattito in una complessiva critica costruttiva”.
I cinque letterati di questo terzo incontro sono presentati con il seguente curriculum: Mauro Frugone, genovese di Rapallo, manager da 15 anni in una multinazionale americana, presenterà il romanzo ‘La multinazionale’, suo esordio letterario. Questa la trama: Una donna giovane arguta, indipendente e innamorata. Un omicidio nel mondo degli affari. Una neoassunta con un secondo fine, dirigenti senza scrupoli, una moglie che forse non ha mai conosciuto il marito, e poi ancora fidanzati lontani, amici migranti, donne bellissime sempre con qualcosa da nascondere. Sullo sfondo le coste della Liguria, le strade di Milano. La multinazionale è un romanzo d’esordio, un noir, scritto sotto pseudonimo che racconta cosa si nasconde dietro la facciata pubblica, e non sempre pulita, di una multinazionale. Nessun appiglio esiste nel torbido mondo delle multinazionali e degli interessi economici sopra ogni cosa, dei grandi bluff e delle coltellate alle spalle. Non resta che affidarsi alla protagonista e sperare che la verità e la giustizia irromperanno a illuminare i punti oscuri e ad abbassare la frequenza cardiaca.
Pierluigi Felli illustrerà il suo ultimo giallo che lo candida a miglior giallista italiano che si sia cimentato nel mistero della camera chiusa, il racconto dove accade un delitto all’interno di una stanza ermeticamente chiusa dall’interno ma dove è scomparsa l’arma del delitto o l’omicida si è volatilizzato. Lo scrittore di Latina lo fa attraverso il godibile, ironico e irriverente ‘Il mistero della stanza chiusa nella villa dei suicidi assistiti’, che narra di quattro scrittori decidono di accomiatarsi dal mondo con una morte spettacolare, degna delle trame fitte di mistero dei propri romanzi. Così, gli ottuagenari Andrea Doria, Roberto Romano, Don Marcello Calvisani e Silvano Camastri decidono di trascorrere l’ultimo weekend della loro movimentata esistenza in una placida clinica svizzera, Villa Ethica, per abbracciare nel comfort assoluto l’eutanasia assistita. I quattro arzilli vecchietti, riuniti nel Club degli Amici del Trapasso Anticipato, per ingannare il tempo raccontano il cruccio di ogni giallista: l’omicidio irrisolto nella camera chiusa. Fino a quando tre di loro, nell’ermetica stanza che li ospita, s’addormentano per sempre mentre il quarto, accusato di omicidio plurimo, svanisce nel nulla. Sulle tracce del vecchio scampato al suicidio si getta lo zelante ispettore Marszelai, a pochi giorni dalla pensione, che comincia a credere in un’architettura montata dai quattro ottuagenari per riscattare l’assenza nelle loro vite di un romanzo perfetto con un delitto perfetto. Comincia così un’arguta caccia all’uomo, una partita a scacchi tra l’irreprensibile Polizia elvetica e l’arzillo vecchietto scampato al suicidio assistito…
Bruno Di Marco, insegnante, laureato in Architettura, si mette in luce nel 2010 nell’antologia del premio di narrativa Giallolatino, bissando l’anno successivo, poi nel 2012 pubblica il romanzo”Non so se sopravviverò a questa vita”, nello stesso anno esce il noir “Arcobaleno nero” scritto a quattro mani con Daniela Rindi, poi nel 2014 entra nel novero dei finalisti del Gran Giallo della Città di Cattolica con un suo racconto. Con l’editore Ensemble sta per uscire il suo nuovo romanzo.
Laura De Angelis è insegnante, oggi dirigente scolastica, esordisce nel 2008 col libro ‘Voci. Ballata di assoli’, seguito nel 2011 da ‘Rondini’, una favola moderna sul ritorno in paese di una ragazza alla ricerca dei tempi e modi semplici e genuini. Sta per essere pubblicato un suo saggio sulla Divina Commedia dalla casa editrice Dante Alighieri.
Adriana Giulia Vertucci, di Limatola (Benevento), parlerà di ‘Ongos’ (ovvero sogno al contrario), una raccolta di poesie: “Disegno a testa in giù il mio sogno, cedendo il posto alle impressioni, come il sole cede al giorno la luce. Nelle mie mani il coraggio e la vita, che insieme compongono fogli del medesimo libro. Leggimi in ordine, che significa vita. Sfogliami a caso e al contrario, capovolto, e iardev ehc onos ongos, vedrai che sono sogno. In un pensiero, in un ricordo, e nel silenzio, mi annullo e riposo, per arrivare in quei posti che a loro volta mi raggiungono, portandomi via. Si cresce, si muta, si diventa altri, scoprendo verità e falsità. Scorrono nelle mie vene, come diapositive, i pensieri, pulsano talmente forte che il mondo irreale m’imprigiona; forse è la posizione, o forse oggi sono capace di capire che Ongos non è altro che il mio disegno di vita”, scrive l’autrice. Ongos è “un percorso orientato al contrario o, più correttamente, un diverso modo per raggiungere il sogno, per abbracciare una pace interiore ritrovata attraverso il riconoscimento dei veri valori della vita, di ciò che può rendere la nostra esistenza un passaggio reale e utile agli altri e non soltanto un altro transito effimero”.
E’ il caso di riferire di una serata ricca e colma di sorprese sotto il profilo dei contenuti letterari che vanno a toccare le più svariate realtà.
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