Il loro album di debutto In A Perfect World, con oltre 350.000 copie vendute, è arrivato nella Top 3 in Gran Bretagna, rimasto alla numero 1 per 9 settimane in Irlanda, loro terra d’origine, ed ha conquistato Europa e Stati Uniti.
Lo scorso febbraio i KODALINE hanno fatto ritorno sulla scena musicale con un secondo lavoro, Coming Up For Air: l’album ha conquistato in breve tempo la vetta della classifica dei dischi più venduti in Irlanda ed è entrato nella Top 5 in UK.
Anticipato dai singoli Honest e Ready con Coming Up For Air i Kodaline hanno fatto un passo avanti a livello musicale mantenendo però inalterata la qualità della loro musica dal vivo e la capacità di entrare subito in sintonia con il pubblico durante i loro concerti.
22 FEBBRAIO 2016 – MILANO – ALCATRAZ
23 FEBBRAIO 2016 – BOLOGNA – ESTRAGON
Il quartetto di Dublino non aveva pianificato di uscire con un nuovo album così presto dopo In A Perfect World che ha venduto oltre 350.000 copie. Nato quasi per gioco da un esperimento sul proprio sound, la band ha cominciato a registrare il nuovo lavoro e non si è più fermata. Solo 8 settimane dopo, Coming Up For Air era pronto.
I Kodaline erano ancora in tour per promuovere il loro album di debutto quando hanno ricevuto un invito a trascorrere una settimana a Los Angeles con il produttore Jacknife Lee.
“Non avevamo considerato l’invito come una sessione per il nuovo album”, insiste il chitarrista Mark Prendergast. “Pensavamo che ci saremmo divertiti e saremmo rimasti a vedere quello che sarebbe successo. Jacknife è irlandese e la sua esperienza è incredibile. Non volevamo perdere questa occasione”.
Non avevamo mai pensato di fare musica elettronica. Ci sono sempre synths nel nostro studio; questa volta abbiamo deciso di usarli. Abbiamo messo nuovi suoni in modi che non eravamo sicuri funzionassero, li abbiamo riascoltati il giorno dopo scoprendo che erano la chiave del pezzo”.
Ritornati in Gran Bretagna subito dopo la fine dei Festival, i Kodaline iniziano a lavorare all’album. L’elettronica gioca una parte importante, aggiungendo profondità, e nuove dimensioni al sound della band. Come nell’album di debutto, Steve ha scritto la maggior parte dei testi, ma tutto il gruppo ha partecipato al processo creativo.
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