Grotte misteriose, ricchi tesori, sette cambi di scena, oltre cento costumi e un tappeto volante. Approda il 5 aprile al Teatro Sistina di Roma 'Aladin - Il musical' di Stefano D'Orazio, diretto da Fabrizio Angelini con le musiche dei Pooh. Dopo un anno di tournèe e di soddisfazioni (150.000 spettatori e sempre sold out) lo spettacolo con Manuel Frattini e Roberto Ciufoli arriva nella capitale al posto di 'Spa' di Loretta Goggi sospeso per problemi dell'attrice. "Questo è un prodotto 100% italiano tratto dalla storia di 'Le mille e una notte', senza riferimenti al cartoon della Disney" ha spiegato oggi in conferenza stampa il direttore artistico Simone Martini. "'Aladin' arriva da lontano, da quando ancora suonavo il tamburo", scherza l'autore e ideatore del musical Stefano D'Orazio che, dopo aver lasciato i Pooh, voleva "cose diverse: avevo già lavorato con Manuel Frattini per 'Pinocchio' e questa storia ha fatto capolino dal mio cassetto prendendomi sera dopo sera".

L'Aladin prodotto dalla penna di D'Orazio Diffusa tra cast artistico e tecnico l'emozione mista alla paura della prima davanti al parterre romano. Per D'Orazio "è come giocare in casa con tutti i suoi pro e contro", mentre il Genio della Lampada Roberto Ciufoli non nasconde l'emozione davanti ad una platea "che ha una certa tradizione". Diverso il discorso per Jasmine - Valentina Spalletta: "Io sono romana, ho debuttato qui, sento di dover dare di più a questo pubblico". La sua Jasmine è "una femminista ante litteram, forte ma fragile da cui ho assimilato molte sfumature". Manuel Frattini dopo aver interpretato Robin Hood, Peter Pan e Pinocchio rimane fedele all'ambiente fiabesco e si è cucito addosso "il personaggio di Aladin, come ha fatto il resto del cast con grande libertà artistica".

Simone Martini ha annunciato che il musical è stato già tradotto in inglese: "Abbiamo avuto richieste da Europa, Asia, Medio Oriente, Usa e America latina" a dimostrazione che "noi italiani siamo esterofili ma abbiamo dei prodotti con un seguito di cui andare orgogliosi". E Roberto Ciufoli aggiunge: "Stiamo lavorando ad una versione con il linguaggio dei segni per fare in modo che anche i sordomuti possano godere dello spettacolo". E' la prima volta che succede per un musical. Ma come si rendono le musiche? "Vengono percepite come sensazioni, poi - conclude ironico - sono quelle dei Pooh dunque non si perdono niente".(TMNews)

Arriva al Sistina ‘Aladin-Il Musical’ di Stefano D’Orazio


Grotte misteriose, ricchi tesori, sette cambi di scena, oltre cento costumi e un tappeto volante. Approda il 5 aprile al Teatro Sistina di Roma ‘Aladin – Il musical’ di Stefano D’Orazio, diretto da Fabrizio Angelini con le musiche dei Pooh. Dopo un anno di tournèe e di soddisfazioni (150.000 spettatori e sempre sold out) lo spettacolo con Manuel Frattini e Roberto Ciufoli arriva nella capitale al posto di ‘Spa’ di Loretta Goggi sospeso per problemi dell’attrice. “Questo è un prodotto 100% italiano tratto dalla storia di ‘Le mille e una notte’, senza riferimenti al cartoon della Disney” ha spiegato oggi in conferenza stampa il direttore artistico Simone Martini. “‘Aladin’ arriva da lontano, da quando ancora suonavo il tamburo”, scherza l’autore e ideatore del musical Stefano D’Orazio che, dopo aver lasciato i Pooh, voleva “cose diverse: avevo già lavorato con Manuel Frattini per ‘Pinocchio’ e questa storia ha fatto capolino dal mio cassetto prendendomi sera dopo sera”.

L’Aladin prodotto dalla penna di D’Orazio Diffusa tra cast artistico e tecnico l’emozione mista alla paura della prima davanti al parterre romano. Per D’Orazio “è come giocare in casa con tutti i suoi pro e contro”, mentre il Genio della Lampada Roberto Ciufoli non nasconde l’emozione davanti ad una platea “che ha una certa tradizione”. Diverso il discorso per Jasmine – Valentina Spalletta: “Io sono romana, ho debuttato qui, sento di dover dare di più a questo pubblico”. La sua Jasmine è “una femminista ante litteram, forte ma fragile da cui ho assimilato molte sfumature”. Manuel Frattini dopo aver interpretato Robin Hood, Peter Pan e Pinocchio rimane fedele all’ambiente fiabesco e si è cucito addosso “il personaggio di Aladin, come ha fatto il resto del cast con grande libertà artistica”.

Simone Martini ha annunciato che il musical è stato già tradotto in inglese: “Abbiamo avuto richieste da Europa, Asia, Medio Oriente, Usa e America latina” a dimostrazione che “noi italiani siamo esterofili ma abbiamo dei prodotti con un seguito di cui andare orgogliosi”. E Roberto Ciufoli aggiunge: “Stiamo lavorando ad una versione con il linguaggio dei segni per fare in modo che anche i sordomuti possano godere dello spettacolo”. E’ la prima volta che succede per un musical. Ma come si rendono le musiche? “Vengono percepite come sensazioni, poi – conclude ironico – sono quelle dei Pooh dunque non si perdono niente”.

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