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Silvia Costa: ‘Migration compact, cooperazione Ue e investimenti in Paesi Terzi’


“Sull’immigrazione l’Europa deve armonizzare le politiche dei Paesi membri valorizzando azioni sinergiche di accoglienza e distribuzione tra i 28 ma anche di apertura di vie legali “. Lo ha detto l’europarlamentare Silvia Costa, presidente della Commissione Cultura del Parlamento europeo nel giorno in cui la Commissione europea presenta a Strasburgo il suo piano per affrontare l’emergenza migratoria. “Come ribadisce anche l’Ocse – prosegue Costa- anche se i Paesi membri hanno concordato obiettivi comuni e regole comuni a livello Ue, come proposto nella Agenda europea per le migrazioni, gli strumenti europei per raggiungere questi obiettivi non sono stati applicati in modo uniforme a livello nazionale, in particolare per quanto riguarda la corresponsabilità nella accoglienza dei rifugiati. L’impegno di singoli governi nazionali ora deve andare nella direzione di una condivisione di responsabilità e di azioni. Vanno implementati i corridoi umanitari ed educativi per gli studenti rifugiati anche implementando nei Paesi terzi programmi di microcredito e di start up di piccole imprese giovanili . Infine – conclude Costa- vanno riaperte le vie legali dell’immigrazione economica, anche in risposta al calo demografico dei Paesi del vecchio continente e tenendo conto dell’importanza di sostenere la mobilità da paesi Terzi verso la UE di studenti, ricercatori, tirocinanti e volontari – come previsto nella direttiva appena approvata in Parlamento europeo –ma anche di professionisti, personale qualificato e lavoratori che potranno solo arricchire la nostra società”.

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