Borse europee in rosso


Chiusura in netto calo per la Borsa di Milano, penalizzata dall’andamento dei bancari nella prima seduta utile per testare la reazione del mercato dopo gli esiti degli stress test diffusi venerdì dall’Eba. Eppure l’inizio di giornata sembrava configurare uno svolgimento completamente diverso, con Piazza Affari trainata dall’euforia proprio dei titoli delle banche. Ma alla fine la Borsa di Milano registra l’andamento peggiore delle altre Borse del Vecchio Continente: il Ftse Mib ha chiuso in flessione dello 1,73% a quota 16.554 punti; All Share -1,59%. Parigi ha ceduto lo 0,72%, Londra lo 0,45%, Francoforte lo 0,07%, Madrid lo 0,86%.

Dopo un avvio di seduta incoraggiante, la prima giornata dopo gli stress test si è conclusa dunque male per le banche italiane oggetto dell’esame, soprattutto per Unicredit, che ha perso il 9,4% finale a 1,98 euro dopo due sospensioni in asta di volatilità. Intesa Sanpaolo è arretrata del 3,5%, nonostante l’istituto sia risultato tra ‘i primi della classe’ in Europa per i parametri del Cet1 in uno scenario avverso. Negative anche Ubi (-6,2%), e Mediobanca (-1,9%). Mps, la banca peggiore d’Europa nello scenario avverso al 2018 dei test, è l’unica a salvarsi, chiudendo la giornata a 0,31 euro (+0,58%), lontanissimo dunque dal quasi +10% raggiunto nelle primissime fasi di scambi. Male Carige (-6,8%), Bpm (-6,2%) e Banco popolare (-5%).

Sulla parità Telecom Italia (+0,07% a 0,7640 euro per azione); negativi gli energetici a maggior capitalizzazione (Enel -0,49%, Eni -1,97%); nel lusso Ferragamo a +0,76% e Luxottica -0,65%.
Per quanto riguarda gli industriali, Fiat Chrysler in calo dell’1,13%, male Finmeccanica con un -3,72%. Titoli bancari sono in rosso anche negli altri Paesi europei: Deutsche Bank perde l’1,8%, Bnp Paribas cede l’1,49%, Banco Santander il 2,3%.

In ogni caso da Bruxelles arriva la conferma dell’importanza degli stress test che rappresentano, ha sottolineato la portavoce della Commissione europea Annika Breidthardt, “un esercizio importante della nuova vigilanza” sul sistema. Parlando dei test diffusi venerdì sera dall’Eba e riferiti a 51 banche, di cui 5 italiane, Breidthardt ha aggiunto che “si è confermata la capacità di reagire delle banche”, ha osservato.

Quanto al piano presentato sempre venerdì scorso dal Cda del Monte dei Paschi di Siena, la banca che ha registrato i risultati più preoccupanti in occasione degli stress test, la portavoce ha confermato quanto dichiarato subito dopo l’annuncio, ovvero che “la Commissione prende nota dell’annuncio della banca che pianifica di lanciare un’operazione di raccolta di capitale privato. Tale processo è condotto dalle autorità di supervisione e dalle banche coinvolte. Questo è pienamente in linea con le regole Ue: ogni esigenza di capitale aggiuntiva deve essere in primo luogo raccolta sul mercato e/o da altre fonti private”.

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