“Non voglio rendere la vita difficile alle imprese responsabili che pagano la loro giusta quota di tasse”. Così si è difesa dalle accuse ricevute dopo la stangata alla Apple la commissaria Ue alla concorrenza Margrethe Vestager, parlando a un convegno sulla fiscalità a Copenhagen.
“Al contrario”, ha aggiunto, “voglio assicurarmi che tutti abbiano un’uguale possibilità di successo” sul mercato. Ma, questo senza aiuti di stato illeciti in forma di agevolazioni fiscali come è stato il caso di alcuni ‘tax rulings’ come quelli concessi dall’Irlanda alla casa dell’iPhone, dall’Olanda a Starbucks o dal Lussemburgo alla Fiat.
“La Commissione non è un’autorità fiscale, e non stiamo cercando di diventarlo”, ha continuato a difendersi Vestager da Copenhagen in risposta alle accuse delle autorità Usa intervenute a difesa della Apple colpita dalla decisione di Bruxelles.
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