Prosegue l’avanzata su Mosul, la seconda città irachena, controllata da giugno 2014 da Isis, delle truppe irachene e curde. Di tutta risposta i seguaci del ‘califfo nero’ al Baghdadi – come confermano fonti locali – hanno messo a punto diverse misure per rispondere all’assalto finale a Mosul: trincee riempite di petrolio, sostanze chimiche velenose, bambini e donne usati come “scudi umani” sui tetti delle case contro i raid aerei. Secondi fonti dalla città, il fuoco verrà appiccato al greggio nelle trincee, non appena le forze curdo-irachene si dovessero avvicinare alle linee difensive dell’Isis.
I jihadisti inoltre avrebbero disseminato la città di ordigni artigianali carichi di sostanze chimiche nocive che avrebbero effetti devastanti sia sugli avversari che sulla popolazione civile. Non è possibile verificare in maniera indipendente questo tipo di informazioni che trapelano da Mosul. I Peshmerga intanto hanno lanciato una nuova offensiva su Bashiqa, una ventina di chilometri a sudest di Mosul. L’attacco delle forze curde è supportato dai raid della coalizione. L’obiettivo è quello di liberare almeno due villaggi nella zona.
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