Dal Sonar al Romaeuropa Festival. La musica elettronica si fonde con la classica


Musica elettronica e musica classica, unite per una sera. Il 10 ottobre al Romaeuropa Festival due generi così apparentemente distanti fra loro si fonderanno con la prima data italiana di “CARL CRAIG PRESENTS VERSUS SYNTHESIZER ENSEMBLE” il nuovo progetto della leggenda vivente della musica techno, il deejay e produttore di Detroit, Carl Craig.

Realizzato in stretta collaborazione con il talentuoso pianista lussemburghese Francesco Tristano e nato da una primissima esibizione del 2008 presso la Citè de la Musique di Parigi, dove – con il titolo Versus – fu accolto da ben cinque standing ovation, il concerto arriva all’Auditorium Parco della Musica, dopo la prima presentazione europea prevista 17 giugno al prestigioso Sónar Festival di Barcellona.

Icona assoluta della musica elettronica, Carl Craig ha cercato, in tutta la sua carriera, di rinnovare la definizione del genere di cui è assoluto pioniere facendosi conoscere come un instancabile sperimentatore e affermandosi come uno dei più importanti punti di riferimento dell’odierna cultura musicale.

Dopo quasi dieci anni di sperimentazioni e rielaborazioni, la collaborazione con Tristano, nata con l’ambizioso intento di tradurre le più celebri tracce composte dallo stesso Craig nel linguaggio sinfonico e orchestrale, riprende vita attraverso “Versus” album pubblicato a maggio dall’etichetta Francese InFiné e dalla Planet E :“Far interpretare la mia musica a un’orchestra era un mio grande desiderio, un sogno che finalmente si avvera”, racconta Craig.

“Quando Alexandre Cazac di InFiné ha proposto l’idea di realizzare nuove versioni dei miei brani ho avuto l’occasione di poterlo fare con Francesco Tristano, che ha una solida formazione classica alle spalle”.
Sul palco dell’Auditorium questa volta accanto a Craig ci saranno solo tastiere e un gran numero di sintetizzatori, strumenti con cui giocare e dare vita ad un live in cui cinque musicisti, tra cui lo stesso Tristano al pianoforte, si mettono all’opera per un nuovo imprevedibile processo di transcodifica, perché, come spesso ripete il visionario produttore, “il punto è cambiare le percezioni del pubblico, sorprendere le persone, ma anche soffiare via la polvere dalla conoscenza tradizionale della musica senza demagogie, con argomenti nuovi e innovativi”.

Craig comincia il suo percorso nel 1989 a Detroit, la città dei motori e della techno, lavorando al fianco di un padre assoluto di quella scena, Derrick May. Sin dall’inizio pur conservando una forte impronta dance, il produttore va in cerca di una propria personale strada, facendosi ispirare da diversi stimoli artistici che vanno dal funk al jazz al soul, fino alle colonne sonore di Ennio Morricone.

Dopo alcune produzioni licenziate con gli pseudonimi di Psiche, 69 e Paperclip People, produce nel 1994 un apprezzatissimo remix di God di Tori Amos, che lo porta presto al contratto con la Mute, che ne produce il fantastico album “Landcruising” nel 1995, uscito con il suo nome. Il successo è planetario, il successivo storico lavoro “More Songs About Food And Revolutionary Art”, del 1997, edito dalla Planet E, l’etichetta da lui fondata, supera l’esordio.

In quegli stessi anni ha inizio l’avventura con la Innerzone Orchestra, che si avvale dello straordinario apporto di artisti come Richie Hawtin Matt Chicoine e dei jazzisti Paul Randolph, Francisco Mora e Craig Taborn. Un ensamble unico, che, guidato dal genio indiscusso di Carl Craig, ha saputo fondere elementi di hip hop, dance, jazz ed ambient, in un qualcosa di differente e sorprendente. Il risultato è il sublime album “Programmed”, uscito nel 1999 per la Talkin’ Loud di Gilles Peterson.

Nel 2007 viene nominato ai Grammy per il remix di “Like a child” dei Junior boys, l’anno successivo si avvicina alla musica classica con Re-composed, che esce per la prestigiosa etichetta di musica sinfonica Deutsche Grammophon, in cui, con la collaborazione di Moritz Von Oswald, si cimenta nel reinterpretare il repertorio classico di Maurice Ravel e Modest Mussorgsky in chiave elettronica. Un percorso di ricerca che abbatte i muri dei generi approfondito e sviluppato nel nuovo, straordinario album “Versus” uscito a maggio 2017 con la collaborazione di Francesco Tristano, l’orchestra Les Siècles, diretta da Francois Xavier Roth e Moritz Von Oswald.

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