Balneari, SIB: basta rinvii. Bisogna intervenire adesso a difesa della categoria, dopo sarebbe troppo tardi


Apprendiamo che il Governo intende rinviare ad altro provvedimento, diverso dal Decreto fiscale, la tutela delle concessioni demaniali marittime, intervenendo, adesso, solo per evitare la tassa sugli ombrelloni.

Questo orientamento delude e sconcerta le 30.000 imprese balneari con 100.000 addetti diretti.

“Delude perché abbiamo raggiunto dieci anni di rinvii del Parlamento nell’affrontare la questione Bolkestein – afferma Antonio Capacchione, presidente del Sindacato Italiano Balneari aderente a Confcommercio – ingiustamente applicata anche alla nostra categoria. Siamo sconcertati perché in questo modo non si mette in sicurezza un importante settore economico del nostro Paese, con una diversa lunga durata delle concessioni esistenti, nelle more del tempo occorrente per gli approfondimenti tecnici e per una interlocuzione con le Istituzioni europee.

Il Governo, pertanto, si prepara solo ad ‘evitare’ un ulteriore balzello nei confronti di un settore ingiustamente vessato dal fisco, dalla burocrazia e che deve fare i conti sempre più con i danni causati dalla forza della natura impazzita”.

E questo anche per permettere il ripristino della funzionalità delle aziende danneggiate o distrutte dalla furia devastatrice delle recenti mareggiate.

Anche se non si tratta della soluzione risolutiva, è doveroso permettere a queste aziende di continuare a vivere ed operare nell’attesa di eventuali approfondimenti e interlocuzioni comunitarie.

Il tempo di una soluzione normativa è adesso: dopo sarebbe troppo tardi!

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