COVID-19: il piano dell’UE per rilanciare l’economia


Gli eurodeputati chiedono un pacchetto da 2mila miliardi per aiutare persone e imprese a far fronte alla profonda recessione economica causata da COVID-19

Il 15 maggio il Parlamento europeo ha chiesto alla Commissione europea di presentare un ampio piano per la ripresa economica per mitigare lo shock del coronavirus e porre le basi per un futuro sostenibile.

Previsioni cupe per l’economia
Le ultime previsioni economiche presentate dalla Commissione europea a inizio maggio mostrano che la crisi sanitaria ha causato un grave shock all’economia. A seguito dell’interruzione improvvisa delle attività economiche e delle restrizioni al movimento delle persone, si prevede una contrazione pari al 7,5% per l’economia dell’UE nel 2020. Si tratta di una contrazione notevolmente peggiore rispetto a quella dell’autunno del 2009.

Queste proiezioni potrebbero comunque sottostimare la portata effettiva della recessione, perché la ripresa delle attività economiche sarà graduale e a rischio di una seconda ondata del coronavirus.

La recessione colpisce ogni aspetto dell’economia: molti cittadini temono di perdere il proprio posto di lavoro e non sono disposti a spendere, mentre le imprese devono far fronte a interruzioni nell’attività produttiva. I governi vedono le entrate fiscali scendere e la spesa sanitaria salire con un conseguente deficit di bilancio e debiti e oneri finanziari in crescita.

Occorre una risposta ambiziosa
Nella risoluzione adottata il 15 maggio gli eurodeputati hanno esortato l’UE ad agire in modo coraggioso e decisivo per far fronte alla gravità delle conseguenze economiche della crisi.

Al momento l’UE sta elaborando il prossimo bilancio a lungo termine. Le misure per la ripresa dovrebbero far parte del bilancio dell’UE perché la risposta alla crisi attuale definirà gli sviluppi dei prossimi anni. Il Parlamento sostiene che il pacchetto per la ripresa debba sommarsi ai fondi destinati ai programmi esistenti senza comprometterne i finanziamenti.

Inoltre gli eurodeputati hanno detto di essere pronti a usare il potere di veto sulla proposta del bilancio a lungo termine nel caso in cui la loro richiesta per un bilancio più consistente non sia accolta.

Gli eurodeputati hanno chiesto che i fondi per la ripresa siano destinati a coloro che sono stati più duramente colpiti dalla crisi. Hanno anche chiesto che la maggior parte dei fondi sia distribuita in forma di sovvenzioni perché temono che i prestiti possano peggiorare la situazione finanziaria dei paesi membri che hanno maggiormente sofferto a causa della pandemia.

La risoluzione adottata raccomanda di finanziare il pacchetto per la ripresa attraverso l’emissione dei “recovery bond” garantiti dal bilancio dell’UE. Inoltre sottolinea che occorrono nuove risorse di entrata per il bilancio, per evitare che un bilancio maggiore comporti anche maggiori contributi diretti da parte degli stati membri.

Gli eurodeputati hanno sottolineato che l’UE dovrà continuare a dare priorità alla lotta contro il cambiamento climatico e alla strategia digitale, aggiungendo che occorre creare un nuovo programma sanitario dell’UE per assicurare che le attrezzature mediche siano disponibili in tutta l’Unione europea in caso di bisogno.

Il Parlamento insiste anche per poter esprimersi in merito alle decisioni sul fondo per la ripresa. Nel dibattito in plenaria del 13 maggio gli eurodeputati hanno ricordato che il Parlamento è l’unica istituzione dell’UE eletta e dovrebbe poter vigilare sulle questioni relative al bilancio in virtù della legittimità democratica.

Dibattito sul piano per la ripresa e sul nuovo bilancio dell’UE durante la sessione plenaria del 23 aprile
Dibattito sul piano per la ripresa e sul nuovo bilancio dell’UE
Piano per la ripresa: “Fare presto, fare bene”
“Le indicazioni per il periodo della ricostruzione post-COVID-19 devono essere all’altezza delle domande dei nostri cittadini e delle nostre imprese” ha detto il presidente del Parlamento europeo David Sassoli durante la conferenza stampa del 15 maggio. Il presidente ha esortato l’UE a trovare rapidamente soluzioni per tutelare persone e posti di lavoro, ma ha insistito che il piano dovrebbe essere negoziato tra le istituzioni dell’UE. “Abbiamo bisogno di fare presto, di fare bene” ha concluso Sassoli.

Leggi che cosa l’UE sta facendo contro la crisi di COVID-19 e scopri la nostra cronologia sulle misure adottate dall’UE.

Fonte: https://www.europarl.europa.eu/news/it/headlines/economy/20200513STO79012/covid-19-il-piano-dell-ue-per-rilanciare-l-economia


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