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ph Giovanni Canitano

Tosca lancia le versioni in spagnolo, francese e portoghese di “Ho amato tutto”


Tosca lancia le versioni in spagnolo, francese e portoghese di Ho amato tutto, Premio Bigazzi al Festival di Sanremo 2020 per la miglior composizione e Targa Tenco 2020 per il Miglior brano dell’anno, in un’edizione che l’ha vista anche vincitrice di una Targa Tenco per il Miglior album di interprete, Morabeza.

Dopo una lunga attesa a causa della pandemia e in concomitanza della sua tournée internazionale, Lo he amado todo, Amado tudo e J’ai tout aimé, adattate rispettivamente da Sílvia Pérez Cruz, Adriana Calcanhotto e Awa Ly, sono disponibili dal 27 aprile in streaming su tutte le piattaforme digitali, accompagnate da un video ufficiale su YouTube diretto da Marzio Pulcini.

La canzone – È un elogio della semplicità. Un brano scritto e arrangiato da Pietro Cantarelli e selezionato in gara al Festival di Sanremo 2020, dove si è distinto per la sua unicità.

Una canzone d’amore con una struttura senza ritornello, sonorità asciutte e commercialmente poco praticate, la cui scrittura intima, delicata evoca sentimenti profondi come quando si tira una linea e si fa un bilancio della propria esistenza.

Con la consueta eleganza e padronanza tecnica, Tosca riesce a dare vita a un’interpretazione emozionalmente unica, sfaccettata, mai esasperata nelle sue dinamiche, che regala alla canzone un’atmosfera sospesa e celebra la bellezza della vita: gioia, abbandoni, malinconie, il passare inarrestabile del tempo, il desiderio veemente di rivivere un’istante.

«È una canzone nata con la camicia» – racconta Tosca – «Mi ha portata a un Sanremo inaspettato, mi ha fatto vincere premi, mi ha spalancato porte che pensavo fossero socchiuse, ma soprattutto mi ha regalato tre collaborazioni con tre artiste incredibili.

La catalana, magnetica Sílvia Pérez Cruz che, salendo con me sul palco di Sanremo e vivendo quindi con me tutta la potenza di questa canzone, è stata la prima ad adattarla nella sua lingua. Poi è arrivata la grandissima Adriana Calcanhotto, che si è innamorata del brano e ne ha fatto una sua versione in portoghese.

La splendida Awa Ly, delicatissima cantante che vive tra Parigi e l’Italia, mi ha regalato infine la sua rilettura del testo in francese.

Queste meravigliose versioni escono a due anni di distanza dal brano “Ho amato tutto” in italiano, perché con la pandemia ho preferito aspettare che si potesse riprendere a viaggiare, scegliendo di farle uscire in concomitanza della tournée internazionale, attualmente in corso, e dell’uscita dell’album “Morabeza” in Brasile e Potogallo il 6 maggio.

Sono onorata di questo lavoro tutto al femminile, anche per sfatare quello che banalmente si dice, e cioè che le donne siano competitive e poco collaborative. In realtà, c’è una sintonia incredibile che, poi, quando valica i confini diventa un’emozione unica».

Il video – Filmato in bianco e nero e diretto dal giovane Marzio Pulcini, il videoclip di Lo he amado todo, Amado tudo, J’ai tout aimé comunica una dimensione altamente suggestiva.

Una celebre poesia di Baudelaire dedicata ai passanti esalta l’ebrezza degli innamoramenti fugaci, paragonati a veloci e intensi lampi nel cielo notturno.

La dimensione visiva di Ho amato tutto – nelle sue tre versioni internazionali – raccoglie questo orizzonte impressionista e lo proietta nel racconto di una notte romana sulle acque del Lungotevere.

Diverse figure aleggiano nel tempo sospeso e sembrano racchiudere in sé un segreto, impalpabile quanto la durata di un attimo ma travolgente come il ricordo nostalgico di una vita passata insieme.

Tosca – Cantante e ricercatrice musicale da sempre affascinata dalle musiche del mondo, tra le voci più versatili del panorama italiano e estero, Tosca ha in sé una grande forza creativa e Morabeza in teatro World Tour, la tournée internazionale con cui presenta l’omonimo e fortunato suo ultimo album, un melting pot intimo, raffinato e allo stesso tempo popolare, ne è appunto il riassunto.

Il lungo tour, che terminerà a dicembre 2022, la vedrà esibirsi in alcuni dei più importanti teatri in Italia e in una serie di date in Europa arrivando a toccare Dubai, Abu Dhabi, Alger, Oran, Istanbul e, oltreoceano, Brasile Uruguay, Paraguay, Perù e Stati Uniti.

Tosca conduce il pubblico nelle atmosfere di colore e di calore di un immaginario salotto nel sud del mondo. Attraverso un dialogo continuo con i musicisti, interpreta dal vivo i brani dell’album, e non solo, spingendosi anche oltre i confini della sua ricerca musicale.

Se infatti Morabeza è già una colorata giostra poliglotta che celebra l’intreccio e la contaminazione fra i popoli, un ponte fra la radice italiana e le musiche d’altrove, in particolare francese, brasiliana, portoghese e tunisina, sul palco Tosca allarga ancora di più le zone della sua esplorazione fino ad abbracciare nuovi mondi sonori di un’ancor più vasta zona del nord dell’Africa e facendo visita al repertorio recente e meno recente di quell’area musicale latina compresa tra il Centro e il Sud dell’America.

La tessitura del concerto ha un filo conduttore cucito da Massimo Venturiello, che cura anche la messa in scena, sulle parole tratte dal Canto alla durata di Peter Handke.

Sulla scena, ideata da Alessandro Chiti, Tosca è affiancata da Giovanna Famulari al violoncello, pianoforte e voce, Massimo De Lorenzi alla chitarra, Elisabetta Pasquale al contrabbasso e voce, Luca Scorziello alla batteria e percussioni, Fabia Salvucci alle percussioni e voce. La direzione musicale è di Joe Barbieri.


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