officina pasolini
Scena tratta dallo spettacolo "villa dolorosa"

Officina Pasolini la programmazione teatrale


Officina Pasolini, il Laboratorio creativo di alta formazione e HUB culturale della Regione Lazio saluta il nuovo anno con una nuova e ricca programmazione a partire dal 2 febbraio.

Giovedì 2 debutta in prima nazionale lo spettacolo Paura, monologo scritto e interpretato da Annalisa Aglioti, per la regia di Michela Andreozzi. Uno spettacolo comico, una galleria di figure femminili ritratte con grande ironia davanti alle loro paure più frequenti: paura dell’errore, paura del giudizio, degli stereotipi, della solitudine. La paura davanti alla domanda tipica: quando lo fai un figlio? Quindi la paura della maternità, di una relazione e per finire la paura della morte. Dietro ognuna di queste donne si può leggere lo sgambetto di una qualche paura che non si è riusciti a superare. Un tentativo, come si legge nelle note dell’autrice, di ospitare per un po’ la paura, non di nascosto e al buio come al solito, ma alla luce dell’ironia e dell’iperbole. Musiche diAlessandro Greggia.

Venerdì 3 sarà un’occasione speciale per ascoltare l’album Pagine vere del trio omonimo formato dal pianista e compositore Giovanni Ceccarelli, dalla cantante e autrice Michela Lombardi e dal chitarrista Luca Falomi. Un progetto composto da musiche originali di Ceccarelli con testi in italiano, inglese, portoghese, còrso e francese, firmati in gran parte da Michela Lombardi. Un lavoro prezioso dove il jazz si fonde con la canzone francese, l’universo brasiliano, il mondo mediterraneo e durane il quale i tre musicisti, in costante ascolto l’uno dell’altro, cercano di esprimerne l’essenza attraverso il suono.

Giovedì 9 e venerdì 10 Officina Pasolini ospita Villa dolorosa, uno spettacolo nato da un laboratorio teatrale condotto da Fabrizio Arcuri, rivolto agli allievi e alle allieve del corso di Recitazione del Triennio formativo 2019-2022 della Scuola d’Arte Cinematografica “Gian Maria Volonté”. Il testo è della drammaturga Rebekka Kricheldorf, una riscrittura delle Tre sorelle di Cechov trasposte nella Germania dei nostri giorni. In una villa un poʼ fatiscente, abitata da una strana famiglia, si festeggia un compleanno e allʼorizzonte, sullo sfondo, si intravede “Tre sorelle”, il capolavoro. Cambiano le regole del gioco, ma lʼobiettivo è sempre lo stesso: afferrare la vita. Con leggerezza e col sorriso sulle labbra, ci si interroga sulla felicità, sul lavoro, sullʼamore e su tante altre cose. Il tempo scorre, ogni anno si festeggiano i compleanni, ma ogni volta qualcosa nelle nostre tre sorelle è cambiato, anche se non si vede chiaramente. Di certo, alla fine, la vita non lʼafferri mai, ti sfugge da tutte le parti.

Lunedì 13 riprendono gli appuntamenti di Enrico Deregibus che incontra Cristina Donà, artista capace di confrontarsi alla pari con grandi colleghe che all’estero, proprio come lei, hanno reinventato il modello di interprete e autrice nell’ambito della musica rock. La serata seguirà il consueto format, in cui una intervista si alterna all’esecuzione di alcuni brani in acustico. Sempre in grado di rinnovarsi, Cristina Donà si è conquistata negli anni il plauso di personaggi come Robert Wyatt e David Byrne, divenendo figura ispiratrice per le nuove generazioni di musiciste e musicisti italiani, come dimostra anche il suo ultimo album deSidera, uscito a fine 2021 con eccellenti riscontri di pubblico e critica. Ad accompagnarla sul palco di Officina Pasolini ci sarà Saverio Lanza.

Mercoledì 15 arriva nel salotto di “Prospettive d’autore” Mauro Pescio, attore e autore che dal 2012 raccoglie storie vere per raccontarle sul palco e in radio. Ha trovato nel podcast il suo strumento espressivo prediletto e tra i suoi i lavori, Io ero il milanese, da fortunato podcast Raiplaysound, è diventato ora un libro per Mondadori, in cui racconta la storia di Lorenzo S., oggi mediatore penale. Lorenzo al suo primo furto aveva 12 anni, al primo arresto ne aveva 15; una vita vissuta da fuorilegge, tra l’adrenalina della rapina, il lusso e i lunghi periodi in carcere, fino a ricevere una condanna a 57 anni. Valentina Farinaccio guiderà l’incontro alla scoperta di come una storia può essere raccontata con mezzi, linguaggi e tecniche narrative diverse.

Venerdì 17 la band romana, L’ultima fila, composta da Marco D’Andrea, Pasquale Dipace, Lorenzo Di Francia e Giacomo Turani e nata dal progetto formativo di Officina Pasolini, che continua a fornire possibilità di crescita artistica ai diplomati già usciti dal Lab, come appunto D’Andrea, leader del gruppo e diplomato della sezione Canzone, presenta l’album d’esordio Un mare alla volta. Un disco che usa il mare come metafora per descrivere la potenza dei nostri stati d’animo più burrascosi e pervasivi: serenità, quiete, paura, agitazione, la voglia di spegnere l’interruttore e ricominciare, sempre indagando chi siamo veramente. La canzone italiana fa da sfondo alla ricerca di un nuovo sound che unisce tradizione e sperimentazione, folk indipendente d’oltreoceano e atmosfere post-rock nord europee, fra distorsioni, elettronica e pianoforti acustici.

Sabato 18 Officina Pasolini, in collaborazione con Amnesty International, Alice nella Città, Teatro Trianon Viviani, dà vita a una maratona artistica a sostegno della popolazione iraniana che sta combattendo per la libertà nel proprio paese. La rivoluzione è un lavoro poetico – questo il titolo dell’evento gemello a quello da poco organizzato a Napoli da Marisa Laurito con una raccolta firme su Change.Org che ad oggi ha raggiunto le 150.000 adesioni – inizierà alle 18.00 con la proiezione di un film attinente al tema e proseguirà con una lunga sequenza di testimonianze, interventi ed esibizioni musicali. “Non si può restare indifferenti di fronte a quello che accade in Iran da mesi– sono le parole di Tosca, supervisore artistico di Officina Pasolini – Di fronte alle violenze del regime degli ayatollah, che reprimono i diritti di donne e uomini, in gran parte giovanissimi, uccidendoli e seviziandoli con metodi atroci, l’Occidente deve alzare la voce. In Iran è in atto una vera e propria rivoluzione e la repressione è feroce. Oggi però, a differenza del passato, quello che accade nelle piazze di Teheran e nell’intero Paese è sotto gli occhi di tutti, così come quello che fa la polizia morale per reprimere le proteste, imponendo le proprie regole macchiate di sangue, morte e violenza”. Officina Pasolini e tutte le persone che hanno deciso di sostenere questa iniziativa hanno scelto di non voltare le spalle e di essere la voce di ogni donna, di ogni uomo, ragazzo o ragazza che sia, di ogni essere umano che ami la libertà. “Tenere accesi i riflettori su quello che sta accadendo – prosegue Tosca – è il nostro impegno, il nostro dovere. La nostra attenzione sarà costante e incessanti saremo nel chiedere alla classe politica italiana ed europea la fine delle esecuzioni capitali e il rilascio dei manifestanti arrestati. Noi siamo con il popolo iraniano che combatte per la libertà, perché la libertà è universale e quando si colpisce uno di loro si colpisce l’intera umanità. Questo me lo ha insegnato Lina Ben Mhenni, blogger e attivista per i diritti umani morta giovanissima. Ho avuto il piacere di incontrarla a Tunisi e mi ha insegnato tanto sul valore di quella libertà per cui ha lottato fino alla fine”. Alla maratona La rivoluzione è un lavoro poetico collaboreranno attori, autori, musicisti, conduttori, fotografi, street artist, esperti di diritti umani, lavoratori del settore dello spettacolo e della cultura tra cui: Tosca, Marisa Laurito, Niccolò Fabi, Daniele Silvestri, Rocco Papaleo, Maria Pia De Vito, Ascanio Celestini, Raiz, Valentina Lodovini, Joe Barbieri, Margherita Vicario, Andrea Bosca, Violante Placido, Giovanna Famulari, Massimo De Lorenzi, Iris Michelle e Francesca Feci, Antonella Attili, Laika, Riccardo Noury, Martina Martorano, Valentina Petrini, Fabia Bettini, Giorgio Cappozzo, Davide Dose, Annarita Masullo, Valentina Romano, Francesca Corbo, Antonella Mucciaccio, Shirin Amini, Gaia Furrer, Davood Karimi, Sabika Shah Povia, Marcella Chiummo, Viviana Concas, Aurora Elisei, Giulio Falla, Alessandro Greggia, Stefano Valentini.

Dopo Napoli e Roma, la maratona in difesa della libertà del popolo iraniano proseguirà in gemellaggio con altre città, tra cui Milano, Taranto e Torino, deve si stanno mobilitando altrettanti artisti e persone della società civile.

Sabato 25 Peppe Barra presenta con Conchita Sannino Racconta Napoli, libro appena uscito per Laterza. Artista popolare con una carriera lunga mezzo secolo, straordinario interprete e cantante che continua a sperimentare e a sorprendere, Peppe Barra si è lasciato intervistare senza filtri da una firma del giornalismo d’inchiesta: Conchita Sannino. Una conversazione che non è solo un viaggio appassionante e ironico con un mattatore amato da De André a Fellini. Ma si fa subito storia collettiva e ‘indagine’ sulla propria terra e sul Sud. Modera la serata Martina Martorano, conduttrice e autrice attenta e vivace. Letture a cura di Francesco Nuzzi, diplomato a Officina Pasolini nella sezione Teatro. L’evento è realizzato in collaborazione con la Feltrinelli Roma.


Guarda anche...

Officina Pasolini

Tutti gli eventi di Marzo di Officina Pasolini

Prosegue a marzo l’offerta culturale di Officina Pasolini, il Laboratorio di Alta formazione artistica e HUB culturale della Regione Lazio diretto da Tosca. Sarà un …

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *