Clarissa Bevilacqua
Clarissa Bevilacqua

Clarissa Bevilacqua presenta Dream Catcher


Clarissa Bevilacqua plays Augusta Read Thomas

Integrale delle composizioni per violino solo

Concerto per Violino N.3 “Juggler in Paradise”

Clarissa Bevilacqua, violino

BBC National Orchestra of Wales

Vimbayi Kaziboni, Direttore

Nimbus Records – Uscita internazionale 7 Gennaio 2023, Singoli in digitale dal 9 settembre

In collaborazione con BBC Radio3

A soli 20 anni l’italo americana Clarissa Bevilacqua è già considerata tra i talenti musicali più promettenti del globo e, grazie alla sua doppia formazione tra Chicago e Milano, Salisburgo e Berlino, una delle principali interpreti della musica colta contemporanea soprattutto americana. Prorpio negli USA ha sviluppato un intenso rapporto artistico e amicale con la compositrice Augusta Read Thomas, figura apicale della nuova musica, che dopo cinque anni di lavoro insieme dal vivo, sfocia in questo precoce ed originale debutto discografico.

Nata a Milano, cresciuta tra gli Stati Uniti e l’Italia, laurea con lode e menzione a soli 16 anni, quindi subito un master al Mozarteum di Salisburgo, ora alla prestigiosa Hanns Eisler di Berlino, Clarissa inizia precocemente gli studi di violino a soli quattro anni e ancor più precocemente a soli nove anni debutta davanti a 12.000 persone al Pritzker Pavilion di Chicago. Cammino breve, ma intensissimo, Clarissa potrebbe essere semplicemente considerata la classica enfant prodige destinata al ruolo tradizionale di grande virtuosa e la sua importante attività concertistica, che nei prossimi mesi la vedrà tra Chicago, Boston, Washington, Torino, Berlino e in apertura della Mozartwoche di Salisburgo a gennaio, confermerebbe tale prevedibile percorso. Ma Clarissa Bevilacqua è e rimane soprattutto una ragazza di soli 20 anni, figlia di una vita nomade, di casa da sempre nelle principali capitali della musica mondiale, fortissimamente legata al presente e costantemente proiettata nel futuro, con la precisa volontà di incidere sull’oggi senza vivere di rendita grazie al proprio talento naturale e alla sua maestria, già dichiarata dalla migliore critica internazionale, nell’interpretazione virtuosistica del grande repertorio classico così amato dal pubblico. L’irrituale e coraggioso debutto discografico con l’integrale delle musiche per violino della compositrice newyorkese da anni pilastro della scena contemporanea di Chicago, Augusta Read Thomas non nasce dunque solo dal profondo legame artistico che si è creato in cinque anni di costante lavoro, conversazioni, prove, riletture tra il giovane talento Clarissa e l’affermata compositrice, ma soprattutto dal forte desiderio della Bevilacqua di essere parte integrante del proprio tempo musicale, della cultura dell’oggi, anche a scapito di scorciatoie in carriera. “Augusta venne per caso ad un mio concerto a Chicago quando avevo 15 anni.” Racconta Clarissa. “In programma avevo un suo pezzo, le piacque la mia interpretazione e da quel giorno è nato un rapporto sempre più profondo ed amichevole, nonostante la grande differenza d’età, conoscenza ed esperienza. Sin da subito mi ha affascinato l’idea di poter tempestare di domande il compositore invece di interpretare un pensiero musicale al buio di qualsiasi contatto reale, come accade sempre per ovvie ragioni. Negli anni le ho fatto qualsiasi domanda, di certo anche le più assurde, ma era proprio la fine dei dubbi e dei punti interrogativi che mi intrigava: abbiamo parlato ore ed ore ed ora sono certa che su questo repertorio posso dare un’interpretazione piena e consapevole di ogni sfumatura di senso o emozione”. Ma non è solo questo rapporto unico e raro a spingere Clarissa ad un debutto così coraggioso: “Sono cresciuta a Chicago dove la musica contemporanea è molto coltivata, ora studio a Berlino, forse la città più musicale e sperimentale d’Europa. In queste due città la musica contemporanea è presentata costantemente a differenza di altri territori dove è sempre l’eccezione che conferma la regola di programmi ben più tradizionali, ma anche qui spesso essa costituisce solo metà dell’impaginato, probabilmente per incoraggiare il pubblico più tradizionale e tranquillizzarlo con brani noti e amati da sempre. Io invece ritengo che si debba essere più coraggiosi e proporre la musica d’arte di oggi con maggiore convinzione e fermezza e credo che la contemporanea sia l’unico modo per trovare nuovo pubblico, a volte pubblico vergine, che non conosce il grande repertorio del passato, ma ha invece una naturale sensibilità per i suoni di oggi”. La scelta del repertorio di Augusta Read Thomas rientra dunque in queste ambiziose considerazioni di Clarissa: “Non tutti i compositori contemporanei hanno la dote di poter attrarre nuovo pubblico con nuovi linguaggi, ma io credo che Augusta ce l’abbia sin dall’approccio comunicativo: brani brevi, espressivi, con titoli che raccontano subito il mood del brano, proprio come piccole poesie musicali”. E nell’ottica di una carriera che al virtuosismo classico celebrato aggiunga subito l’alta ambizione di avvicinare alla contemporanea un pubblico giovane, digiuno di tradizione e abituato ad altri linguaggi e strumenti, Clarissa ha scelto per il proprio album di debutto un percorso vicino a quello del pop mainstream in era digitale: quattro singoli ed altrettanti video usciranno solo in digitale dal 9 settembre a gennaio con brani brevi perfettamente compatibili con le nuove abitudini d’ascolto delle giovani generazioni, nella logica della compilazione immateriale, spontanea, anarchica, umorale, del tutto personale del web, che ormai è l’unico approccio alla musica degli under 30.

Un esperimento che potrebbe segnare un nuovo passo per tutto il comparto della musica colta registrata perché, come ricorda Clarissa: “Non dobbiamo mai arrenderci all’idea che oggi intrattenimento e musica colta siano fatalmente destinati a non ricongiungersi mai più. Non dobbiamo mai arrenderci al preconcetto che l’intrattenimento puro abbia vinto la battaglia e la musica colta sia sconfitta”.

9 settembre, Chicago

Masterclass e Recital – New Music School

10 e 11 settembre, Chicago

Recital cameristico in duo con Jeff Panko, Piano

Musiche di Poulenc, Brahms e Gershwin-Heifetz

16 e 17 settembre, Hyannis

Cape Symphony Orchestra

Jung-Ho Pak, conductor

W. A. Mozart: Concerto in la maggiore, K 219

19 settembre, Cambridge

Masterclass e Recital – Longy School of Music

21 e 22 settembre, Boston

Recital per violino solo, musiche di Bach, Ysaÿe, e Kreisler

24 settembre, Washington DC

Recital per violino solo, musiche di Bach, Ysaÿe, e Kreisler


16 ottobre, Torino

Recital cameristico in duo con Yu Nitahara, piano

5 novembre, Campobasso

Recital cameristico in duo con Yu Nitahara, piano

21 novembre, Bari

Recital cameristico in duo con Yu Nitahara, piano

25, 26 e 27 novembre, Parma, Piacenza e Imola

Filarmonica Arturo Toscanini

Michele Spotti, conductor

Beethoven Triplo Concerto

26 gennaio, Salisburgo

Mozarteumorchester Salzburg

Ivor Bolton, conductor

W.A. Mozart


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