Ieri, in occasione della festa della donna JD, multinazionale britannica leader nello sportswear, ha intervistato un’icona di successo del settore musicale: Federica Abbate.
Una cantautrice (super apprezzata e stimata, che ha partecipato alla stesura della canzone Supereroi cantata da Mr Rain a Sanremo) che si è fatta strada in un mondo prettamente maschile ma che è riuscita a raggiungere i suoi obiettivi armandosi di tanta passione, talento e forza di volontà.
Federica ha raccontato a JD il suo approccio al mondo della musica, le sue esperienze e la sua rivalsa, fino ad arrivare ai sogni nel cassetto.
Un esempio per tutte le donne che vogliono realizzare i propri sogni, indipendentemente da quali essi siano. Perché come dice Federica, la cosa più importante della vita è la vita, no?
Di seguito l’intervista alla cantautrice.
Come hai iniziato la tua carriera musicale e quali sono state le tue principali influenze?
Ho iniziato la mia carriera nel 2012. Fin da piccolina sognavo di fare questo “da grande” e tutti mi prendevano in giro e dicevano che non ce l’avrei mai fatta!
Poi a 22 anni ho vinto il concorso “Genova per voi” e mi sono ritrovata in Universal senza sapere bene cosa fare. Poi pian pianino ho capito come muovermi e ho iniziato a captare cosa effettivamente mancava un po’ nel mercato italiano. E così ho iniziato a scrivere, quindi la mia prima vera sfida è stata quella.
Qual è il brano che hai scritto o interpretato che ti ha dato maggiore soddisfazione artistica e personale?
Sicuramente “Niente canzoni d’amore” perché è stato il primo brano che ho scritto e cantato. Mi si è aperto un mondo e ho pensato “Cavolo che bello mettere anche la mia voce e poter far qualcosa, non solo per gli altri, ma anche per me!”. La cosa più bella è stata poter interpretare a modo mio il testo e quindi esprimermi e non solo fare esprimere qualcun altro. Bello, molto bello!
In che modo pensi che la musica possa essere usata come strumento di cambiamento sociale?
Sicuramente la musica è lo specchio di una sua età. Una cosa che mi ha colpito un sacco è sentire le canzoni dei bambini. Se ascolti le canzoncine russe sono molto tristi, quindi rispecchiano un momento storico e sociale. Quindi effettivamente, anche nel suo piccolo, la musica segna particolari momenti…come durante il boom economico in cui le canzoni erano mega positive oppure nei momento di panico troviamo che la musica come strumento per portare leggerezza, mentre in altri diventa più complessa.
Quindi in generale, la musica è lo specchio della società. Chi la scrive deve stare attento ad interpretare il gusto degli altri rispetto appunto al momento storico.
E adesso secondo te in che periodo ci troviamo?
Secondo me siamo in un momento dove sicuramente c’è bisogno di leggerezza, ma c’è bisogno anche di contenuto. Abbiamo bisogno di un ritorno al contenuto non solo più al semplicismo. Lo sviluppo della musica è estremamente veloce quindi anche solo 5 anni fa c’era più positività, più allegria, anche nella musica. Ultimamente assistiamo ad un momento un po’ “scuro” quindi la musica diventa più contenutistica. Diciamolo, la canzone che non dice niente, inizia a scocciare un pochino.
Qual è il messaggio principale che vuoi trasmettere attraverso la tua musica?
Oddio ce ne sono tanti. Alla fine, nelle proprie canzoni si parla di sé. Si spera che quel parlare di sé aiuti gli altri a capirsi un po’ meglio o anche solamente ad accendere una piccola luce per avere il coraggio di realizzare qualcosa. Quindi si, il principale messaggio è quello, avere la forza di realizzare i propri sogni.
Quali sono i tuoi progetti futuri in ambito musicale e quali sono le tue aspirazioni?
Allora io in cantiere ho un bellissimo disco di cui non posso svelare l’uscita, ma è veramente molto bello e unisce appunto quelle che sono le mie due anime: l’autrice e la cantautrice. Quindi eccomi come cantautrice, il concetto che poi alla fine le unisce.
Quindi se prima mi chiedevo cosa fossi se autrice o cantautrice, adesso rispondo che sono entrambe e questo progetto mi racconta.
Mentre la mia massima aspirazione nella vita, onestamente, è essere felice, avere una famiglia e avere un bambino. Alla fine, il lavoro e la passione sono una cosa, la vita è un’altra. E questa distinzione nel tempo è importante. Alla fine, la cosa più importante della vita è la vita, no?
Invece dal punto di vista professionale qual è la tua massima aspirazione?
Sicuramente riuscire a portare avanti entrambe queste due amiche che si prendono a braccetto che sono l’autrice e la cantautrice, però aiutare anche la cantautrice a sbocciare, dato che per questi anni ho soprattutto scritto per altri quindi pian pianino poter finalmente mettere voce alle mie canzoni.
Ti vedremo a Sanremo tra qualche anno?
Mi farebbe sicuramente piacere! Incrociamo le dita!
Cosa consiglieresti alle giovani donne che vogliono intraprendere una carriera musicale?
Io sono una delle pochissime donne che fa questo lavoro e onestamente non ho mai sofferto di discriminazione se non un po’ all’inizio. Questo è un settore prettamente maschile e a volte ho trovato persone che mi hanno guardato un po’ come dire:, ma questa cosa vuole fare? Probabilmente perché ero sia una donna che giovane. Una donna che scrive è stano perché le donne tendono più a cantare che a scrivere. Però nel momento in cui ho dimostrato di saper fare il mio ho lavorato tantissimo e praticamente lavoro solo con uomini! E non ho mai avuto problemi. Perché una volta che una donna dimostra che sa il fatto suo è come se avesse fatto di più degli altri. Una donna quando si afferma ha fatto il triplo della fatica. Non è bello certo, ma è una questione storica probabilmente. Se ci pensiamo in passato il teatro e la musica in generale erano preclusi alle donne, c’erano gli eunuchi che cantavano e la donna è arrivata in un secondo momento. Quindi semplicemente siamo in ritardo, ma ci stiamo arrivando!
Parlando di moda, quale tipo di indumento sportivo ti fa sentire più sicura di te durante un concerto?
Sicuramente una bella sneaker. È scenica, è comoda quindi ti bene e sei effettivamente più carica!
Come scegli l’abbigliamento sportivo per la tua rutine diaria?
Allora io mi vesto sempre sportiva. Vivo in felpa e pantaloni perché sono più comoda. Secondo me l’abbigliamento sportivo è diventato anche moda, basta vedere il trend del running, che ormai è diventato molto di moda e personalmente lo trovo anche elegante con la sneakers giusta.
Quindi secondo me i jeans possono essere tranquillamente sostituito da un leggins con la felpa e una bella scarpa e borsa. Stai da Dio!
Sei sempre stata attratta dalla moda comoda o è un periodo?
Guardami. Io non mi trucco e sono così come mi vedi, pantaloni, felpa e sneakers.
Cosa cerchi in un capo di JD Sports che lo rende ideale per te?
Io cerco la comodità. Il comfy no? Quella cosa che la metti addosso e ti senti comodo, ti senti bene e non rigida. E’ quel capo che ti valorizza. E infine, cerco qualcosa che al tempo stesso ti dia un po’ di eleganza, perché secondo me il look sportivo, abbinato nel modo giusto, può essere anche elegante, può rendere la donna elegante.
Quali sono i trend dell’abbigliamento sportivo che ti stanno attualmente ispirando?
Il running. Adesso più che mai pantalone, quello aderente, con un top, una felpa o un kimono o una giacca di jeans tanta roba!