Song for Stars 2023
Song for Stars 2023

Al via al Song for Stars 2023 a Torino


Torna anche quest’anno Song for Stars, il progetto musicale di Infini.to Planetario di Torino che combina la performance dal vivo all’astronomia. Accomunati dal desiderio di viaggiare verso mondi lontani, artisti e scienziati si incontreranno sotto la cupola del Museo dello Spazio come piloti di un’astronave pronta a percorrere lunghe distanze. A bordo un pubblico di appassionati e curiosi si farà trasportare dalle note e dalle stelle. Dopo l’ultima fortunatissima edizione con il Maestro Lino Capra Vaccina, lo sperimentatore Oren Ambarchi e il Collettivo Sintetica, che ha registrato una serie di tutto esaurito accessoriata da tanta commozione ed emozione, la rassegna riparte sulla collina di Torino. Pino Torinese ospita il Planetario dal 2007: passione per la conoscenza e promozione del metodo scientifico rappresentano l’impronta con cui Infini.to e il suo staff caratterizzano ogni attività didattica e divulgativa rivolta ai grandi e ai bambini dichiara online la direttrice del Museo Eleonora Monge. Anche Song for Stars non sembra venir meno alle premesse professionali dell’ente poiché estetica e arte non sostituiranno la scienza. Ad accogliere gli astanti sarà una chiara spiegazione di ciò che si andrà a visitare, prima di lasciarsi andare, con la testa all’insù, alla danza del cielo che accompagnerà la performance musicale. Ogni volta una produzione originale scritta dagli astrofisici di Infini.to che, ascoltando i suoni degli artisti, organizzeranno un vero e proprio viaggio interspaziale. 

Sono tre gli appuntamenti dell’estate 2023. Si parte venerdì 9 giugno con la violoncellista guatemalteca, in tour per la presentazione dell’opera Se Ve Desde Aqui, Mabe Fratti, anche artista protagonista dell’epilogo di Jazz is Dead! festival. Tornando al territorio ospitante, creare rete tra istituzioni e progettualità è sempre una buona idea. Mettendo in mostra un suono sinuoso e teso, unito a una visione del mondo sicura e lucida, Mabe Fratti è alla ricerca di nuovi modi per esprimersi e riflettere ciò che la circonda; lo vede come un processo di continua trasformazione sonora, che questa volta dovrà accordarsi con l’infinito. Il primo set delle ore 21 è già sold out, ma è stata aggiunta una seconda performance alle ore 22. Si prosegue il 23 giugno con due concerti, Marta de Pascalis musicista e sound designer berlinese spazia tra ambient e psichedelia utilizzando un’affinata e particolare tecnica di sintesi analogica. Nick Foglia è un ingegnere del suono che ha imparato a sfruttare le potenzialità tecniche come risorsa artistica, in questa sua attitudine si intravede il pensiero che sta alla base della rassegna. Basterebbe forse solo il nome per contestualizzare la terza formazione ospite di Song for Stars il 14 luglio: tornano dopo dieci anni dalla pubblicazione del loro primo album gli Space Aliens From Outer Space, e lo fanno con lo spirito di un B-Movie fantascientifico, con abiti alieni e usando l’immancabile vocoder, accompagnati da futuristici sintetizzatori. Parrà di vivere un sogno e di vedere finalmente cadere dal cielo creature d’altri mondi! 

Anche quest’anno il biglietto del concerto include la visita al museo. L’area si sviluppa su tre livelli ed è consigliato arrivare con un po’ di anticipo per godere appieno dell’esperienza di conoscenza.  

BIOGRAFIE 

Mabe Fratti con Se Ve Desde Aquí segna un altro passo in una straordinaria serie di pubblicazioni della violoncellista e compositrice guatemalteca. È forse il suo lavoro più rivelatore fino ad oggi; mettendo in mostra un suono sinuoso e teso, unito a una visione del mondo sicura e lucida. Mabe Fratti è sempre alla ricerca di nuovi modi per esprimersi e riflettere ciò che la circonda; lo vede come un processo di continua trasformazione sonora. Il suo metodo non è, però, unico: Credo che questo succeda a molti musicisti, che nel frattempo, quando finisci un disco e lo pubblichi, impari [nuove] cose e cambi la tua filosofia verso come vuoi suonare. Se Ve Desde Aquí è un deciso allontanamento dalle opere più recenti di Fratti, che avevano un tono più enigmatico. Gli arrangiamenti ricchi e multistrato ascoltati sull’acclamato Será que ahora podremos entendernos del 2021 e le collaborazioni come la favolosa Let’s Talk About The Weather con Gudrun Gut, hanno creato un mistero attorno a Fratti che rivela solo alcuni aspetti del carattere di questa affabile musicista. Fratti vede la sua nuova musica come “più asciutta” nella trama e più all’avanguardia in termini di esposizione delle emozioni: descrive i risultati come meno protetti. Secondo lei, il suono è informato attraverso l’estetica della crudezza e una sporcizia: espressioni di campionamenti all’interno dell’improvvisazione, o suoni hi-fi estremi. A Mabe Fratti piace sempre lavorare con altri e Se Ve Desde Aquí è un disco interamente influenzato dal processo collaborativo, sia che si sia rintanata nei WORM Sound Studios di Rotterdam, sia a casa sua e negli studi Progreso Nacional, entrambi a Città del Messico. Un aiuto chiave è stato Hugo Quezada, di Exploded View e l’ultimo synth act, Robota. Altri alleati discografici sono il co-produttore, chitarrista e sintetizzatore Héctor Tosta, il batterista e mentore personale Gibrán Andrade, il sassofonista Jarrett Gilgore, la violinista Alina Maldonado, così come Carla Boregas della band punk brasiliana Rakta che ha aggiunto loop di nastro e sintetizzatori.

Marta De Pascalis è una musicista e sound designer italiana con sede a Berlino. Nei suoi lavori da solista impiega la sintesi analogica e un sistema tape-loop per mezzo del quale crea pattern di ripetizione che danno forma al senso di una lontananza densa, dinamica e catartica. Il suo suono include una vasta gamma di generi di musica elettronica, come l’ambient, psichedelia e musica su nastro. Ha pubblicato tre album: l’autoprodotto Quitratue (2014), Anzar per la The Tapeworm imprint (2016), l’etichetta affiliata alla Touch, e Sonus Ruinae, pubblicato a settembre 2020 dall’etichetta sperimentale berlinese Morphine Records. Si è esibita in diversi festival e venue, in particolare: Museo Reina Sofia, Biennale di Venezia, Berghain, Funkhaus, Café Oto, Mutek Festival.

Nick Foglia è un sound engineer e producer attivo a Berlino dal 2009 al 2017 e successivamente a Torino, collabora a progetti musicali nazionali ed internazionali sfruttando le potenzialità dell’attrezzatura dello studio di registrazione come strumento creativo. In qualità di musicista pubblica brani unicamente in occasione dell’uscita delle varie edizioni di Paradisia, compilation con cadenza periodica curata ed edita dall’etichetta torinese Gang of Ducks. Dice di lui: il mio amore per la musica è iniziato in tenera età, ascoltando i dischi in vinile di mio padre, e ben presto ho iniziato a giocherellare con gli strumenti musicali. Dopo la laurea in musica nel 2009 mi sono trasferito a Berlino dove ho avuto le mie prime esperienze nella registrazione di musica con le mie band in veri e propri studi professionali, un ambiente di cui mi sono subito innamorato, quindi, ho deciso che produrre e registrare musica era ciò che mi interessava fare. Negli anni successivi ho avuto la possibilità di imparare da ottimi tecnici del suono, tra cui Francesco Donadello nel suo bellissimo studio, Vox-Ton, dove l’ho assistito nella registrazione e mixaggio di musica per clienti di altissimo profilo e in seguito ho avuto l’opportunità di conduco sessioni come capo ingegnere, sperimentando il mezzo analogico utilizzato come strumento creativo e perfezionando la mia tecnica microfonica. Nel 2016 sono tornato in Italia dove attualmente lavoro e collaboro con molti artisti musicali di grande talento presso Rubedo Recordings.

Space Aliens From Outer Space, nell’ormai lontano 2013, pubblicarono il loro primo album intitolato Invade, il quale fu seguito da una serie di concerti epici in tutta Europa e da successive pubblicazioni, riscuotendo un grande successo del pubblico presente ai loro live show. Ora, nel 2023, i due membri fondatori della band ripercorrono il tunnel spazio-temporale nel quale scomparvero, per tornare sulla terra e celebrare con noi l’anniversario della loro opera d’esordio. Space Aliens From Outer Space è un progetto basato sulla rielaborazione della musica e dell’immaginario fantascientifico: dai B-Movie degli anni ’50 ai film di culto di Carpenter, Cameron e Scott. Usando l’immancabile vocoder, i suoni tipici dei sintetizzatori d’epoca, questi artisti hanno saputo donare al pubblico un’esperienza di viaggio cosmico, a volte inquietante, a volte festosa, sempre irresistibilmente divertente. Da quando si sono formati nel 2010, hanno suonato in tutta Europa, tra locali, luoghi storici (come il Beursschouwburg a Bruxelles) e numerosi festival, come il Torino Horror Film Festival.

INFO

9 giugno Mabe Fratti, primo show ore 21 e ore 22

23 giugno Marta de Pascalis + Nick Foglia ore 21

14 luglio Space Aliens From Outer Space ore 21

apertura del Museo ore 19

ticket euro 12 su planetario.it

via Osservatorio 30, Pino Torinese

Comunicato Stampa: TUM Torino


Guarda anche...

Tony Hadley

Il nuovo disco swing di Tony Hadley

“Il mio amore per la musica swing è iniziato quando ero molto giovane. La preparazione …

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *