Teatro San babila
Foto di scena Ph Maria Letizia Avato

“La finta ammalata” in scena al teatro San Babila di Milano


Dal 16 al 18 febbraio va in scena al Teatro San Babila di Milano, “La finta ammalata” di Carlo Goldoni con la regia Giorgio Caprile.

Pantalone è uno dei più ricchi uomini della città, ma in casa sua regna preoccupazione visto che da tempo Rosaura, la sua amatissima figlia, resta sempre a letto e mostra vari sintomi di malattia.

A nulla sono serviti i tentativi finora intrapresi da Pantalone e da Beatrice, amica di Rosaura, per farla guarire: ella sostiene di non riuscire a respirare e rifiuta il cibo. Ben presto è chiaro che i suoi sintomi sono frutto di finzione e tutt’al più la giovane soffre di mal d’amore. Perciò Rosaura finisce per ammettere lo stato reale delle cose confidandolo a Beatrice e alla serva Agatina, le quali reagiscono con sollievo alla rivelazione. La finta ammalata svela di essere innamorata, ma fa fatica ad ammettere che ama proprio il medico che viene a visitarla, il dottor degli Onesti. Dato che la malattia è l’unico modo per ricevere le visite del dottore che ama, non ha alcuna intenzione di mostrare segni di guarigione. Ben presto, stanco della mancanza di miglioramenti ed ignaro della reale situazione della figlia, Pantalone decide di sostituire il dottore e chiama per un consulto altri medici: il dottor Buonatesta e il dottor Merlino. Dal confronto tra i vari luminari, uscirà vincitore il dottor degli Onesti, il quale riesce a scioglierle la lingua: Rosaura rompe ilsilenzio rispondendo alle sue domande con grande stupore di tutti i presenti. Nonostante le prime perplessità e la differenza sociale, Pantalone ed il dottor degli Onesti si lasceranno convincere ad un fidanzamento: Rosaura avrà così l’unica cura efficace che ci sia.

NOTE DI REGIA

Questa farsa non è mai stata rappresentata in tempi moderni, se non in versione operistica. Credo che una tale opera, dove il mondo della medicina è oggetto di satira e viene rappresentato con poca fiducia, evidenziando l’approssimazione con cui i presunti luminari arrivano a diagnosi e terapie, debba avere il suo spazio nei luoghi per cui è stata scritta e cioè nei teatri di prosa.

Ne proponiamo un allestimento fedele all’epoca goldoniana nei costumi come nel linguaggio: il mio adattamento rispetta l’originale, rendendolo in alcuni punti più fruibile per il pubblico di oggi e riducendo i tre atti in due. Le musiche originali sono di Paolo Vivaldi.

Mi ha particolarmente attratto di questo testo l’occasione di reinterpretare, sempre nell’ottica di una fedeltà creativa, diversi elementi legati alla Commedia dell’arte: l’interpretazione del veneziano Pantalone è affidata alla grande esperienza attoriale e alla comicità sempre innovativa di una “maschera” dei giorni nostri come Franco Oppini, tra l’altro veneto di formazione. Tra gli interpreti dei dottori consultati sulla malattia di Rosaura, di cui ho voluto evidenziare in modi e movenze la vicinanza alle maschere, in questa nostra versione figura un maestro della commedia dell’arte quale Luca Negroni, che cura anche i movimenti di maschera dello spettacolo. Anche lo Speziale vive in una caratterizzazione degna di una maschera, grazie alla comicità surreale di Roberto D’Alessandro. Colombina si colora qua e là di toni siciliani e diventa Agatina con la

personalità esplosiva di Ada Alberti. Personaggi più vicini invece alla Commedia di carattere sono Rosaura, la finta ammalata del titolo, che ho voluto affidare ad una affermata interprete di protagoniste goldoniane come Miriam Mesturino, il “bello e buono” Dottor degli Onesti che ha le sembianze di Riccardo Feola, volto di eroi della tradizione teatrale come l’Oreste di Eschilo e l’elegante Beatrice, amica attenta e diplomatica, che è interpretata da Giorgia Guerra, attrice che ben si muove nel repertorio classico da Plauto a Molière.

Giorgio Caprile si forma alla scuola di recitazione dell’Atelier di Genova e perfeziona la sua formazione artistica sotto la guida del Maestro Camillo Milli del Teatro Stabile di Genova. Inizia la sua carriera esclusivamente come attore per poi gradualmente condividerla con l’attività di regia.

Paolo Vivaldi , diplomato in Composizione al Conservatorio di Santa Cecilia in Roma, ha al suo attivo un centinaio di opere tra teatro, cinema e televisione. Tra le colonne sonore per il cinema quella di Non essere cattivo di Claudio Caligari, per la televisione Einstein di Liliana Cavani, Rino Gaetano di Marco Turco, Olivetti di Michele Soavi. Tra le musiche per spettacoli teatrali, Zio Vania di Sergio Fantoni, Shakespeare Re di Napoli di Ruggero Cappuccio, L’avaro con Lello Arena. Ha vinto il Premio Sonora nel 2007, 2008, 2010, 2011,2012, 2014 e il Premio Colonne sonore.net nel 2012 e 2016.

BIGLIETTI

16-17 febbraio ore 20 da euro 15

18 febbraio ore 16 da euro 15

ORARI BIGLIETTERIA

La biglietteria è aperta da martedì a venerdì dalle ore 14 alle ore 17

ed un’ora prima di ogni spettacolo

TEATRO SAN BABILA

Corso Venezia 2/A – 20121 Milano

Telefono 02 46513734 – info@teatrosanbabilamilano.it

www.teatrosanbabilamilano.

Comunicato Stampa: Ufficio Stampa Teatro San Babila


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