Il sipario rosso del Teatro dei Rinnovati di Siena si è aperto il 25 ottobre con l’anteprima nazionale del musical Aladin, preceduta da un red carpet sul quale hanno sfilato tanti volti noti in un’atmosfera onirica, omaggio a Fellini e alla magia del teatro: Raffaele Buranelli, Kaspar Capparoni, Chiara Conti, Valeria Marini, Alessandro Orrei, Miss Italia Ofelia Passaponti, Karin Proia, Adriana Russo e Marina Suma.
Simbolo della stagione teatrale un veliero illuminato che traghetterà gli spettatori attraverso una pluralità di generi e linguaggi per suscitare una “tempesta emotiva che agita le acque dell’essere umano, nell’intento di guidarli in un percorso di repertori multiformi, in un mare in cui possano dimenticare il loro mondo per nuotare verso nuovi orizzonti, motivati dallo stesso spirito libero di Ariel”, come spiega il direttore artistico Vincenzo Bocciarelli.
Oltre 30 spettacoli ai Rinnovati e al Teatro dei Rozzi, da ottobre ad aprile 2025, con alcuni tra i più importanti nomi del teatro italiano: Ettore Bassi, Emilio Solfrizzi, Carlotta Natoli, Giorgio Pasotti, Lodo Guenzi, Sara Putignani, Nancy Brilli, Lunetta Savino, Gianfelice Imparato, Marina Massironi, Cristiana Capotondi, Flavio Insinna, Giulia Fiume, Paolo Calabresi, Anna Ferzetti, Valeria Solarino, Marco Bonini, Alice Bertini, Dino Abbrescia, Massimo De Lorenzo, Mariano Rigillo, Giorgio Colangeli, Arturo Cirillo, Enzo De Caro, Maurizio Lastrico e molti altri.
La campagna di abbonamenti, in controtendenza rispetto al quadro nazionale, ha raggiunto numeri da record con 525 abbonamenti e il sold out registrato in occasione dell’anteprima nazionale di Aladin e delle successive due repliche che si rinnova anche per il prossimo appuntamento: “Trappola per topi” in programma da domani al 10 novembre al Teatro dei Rinnovati.
Un classico della letteratura teatrale tradotto e adattato da Edoardo Erba con la regia di Giorgio Gallione e un cast numeroso che incarna un ventaglio di personaggi bizzarri e ambigui ma mai stereotipati. Uno spettacolo condito di rigore ed eccentricità stimolato da una messa in scena non polverosa che anche attraverso la brillante interpretazione dei protagonisti, lascia spazio all’invenzione e alla sorpresa, all’imprevedibilità e al contempo all’esattezza, proprio come nella scrittura della grande drammaturga britannica.
“Il 25 novembre 1952 all’Ambassadors Theatre di Londra andava in scena per la prima volta “Trappola per topi” di Agatha Christie. Da allora, per 70 anni ininterrottamente, il sipario si è alzato su questa commedia “gialla” senza tempo e di straordinaria efficacia scenica. – spiega il regista Giorgio Gallione – Ed ora tocca a noi… Non è consueto per me, spesso regista drammaturgo in proprio, misurarmi con un classico della letteratura teatrale. Certo da interpretare, ma da servire e rispettare. Ma non ho avuto dubbi ad accettare. Perché “Trappola per topi” ha un plot ferreo ed incalzante, è impregnata di suspense ed ironia, ed è abitata da personaggi che non sono mai solo silhouette o stereotipi di genere, ma creature bizzarre ed ambigue il giusto per stimolare e permettere una messa in scena non polverosa o di cliché. In fondo è questo che cerco nel mio lavoro: un mix di rigore ed eccentricità. D’altronde, dice il poeta, il dovere di tramandare non deve censurare il piacere di interpretare. Altra considerazione: nonostante l’ambientazione d’epoca e tipicamente British, il racconto e la trama possono essere vissuti come contemporanei, senza obbligatoriamente appoggiarsi sul già visto, un po’ calligrafico o di maniera, fatto spesso di boiserie, kilt, pipe e tè. Stereotipi della Gran Bretagna non lontani dalla semplicistica visione dell’Italia pizza e mandolino. Credo che i personaggi di Trappola nascano ovviamente nella loro epoca, ma siano vivi e rappresentabili oggi, perché i conflitti, le ferite esistenziali, i segreti che ognuno di loro esplicita o nasconde sono quelli dell’uomo contemporaneo, dell’io diviso, della pazzia inconsapevole. E credo riusciremo a dimostrarlo grazie alla potenza senza tempo di Agatha Christie, ma anche e soprattutto con il talento e l’adesione di una compagnia di artisti che gioca seriamente con un’opera “chiusa” e precisa come una filigrana, che però lascia spazio all’invenzione e alla sorpresa, una promessa di imprevedibilità e insieme di esattezza. E poi c’è la neve, la tormenta, l’incubo dell’isolamento e della bivalenza, il sospetto e la consapevolezza che il confine tra vittima e carnefice può essere superato in qualsiasi momento. Ingredienti succosi ed intriganti che spero intrappoleranno il pubblico.”
Crediti
Ettore Bassi
TRAPPOLA PER TOPI
di Agatha Christie
Regia di Giorgio Gallione
Traduzione e adattamento di Edoardo Erba
con Claudia Campagnola, Dario Merlini, Stefano Annoni, Maria Lauria, Marco Casazza,
Matteo Palazzo, Raffaella Anzalone
Scene di Luigi Ferrigno
Costumi di Francesca Marsella
Musiche di Paolo Silvestri
Luci di Antonio Molinaro
La Pirandelliana Srl
Comunicato Stampa: Raffaella Spizzichino – NowPress