Bruxelles, 13 maggio 2013. «Bene che la Commissione europea abbia ripreso contatto con le nostre autorità, per avere informazioni sulle misure adottate contro l’inquinamento atmosferico provocato dall’inceneritore di Baciacavallo, a Prato». Questo il commento dell’eurodeputato toscano indipendente ELD Claudio Morganti alla risposta del titolare UE all’Ambiente Janez Potočnik, sulla situazione riguardante l’inceneritore di Baciacavallo, a Prato.
L’europarlamentare se ne era occupato, pochi mesi fa, in un’interrogazione parlamentare in cui chiedeva all’Esecutivo UE come si potesse prevenire, e ridurre, in Europa, l’inquinamento ambientale dovuto all’incenerimento dei rifiuti.
«La Commissione – ha affermato Morganti – era già stata avvisata nel 2009 di questa situazione, quindi viene da pensare che in questi quattro anni le autorità locali, che avrebbero dovuto fornire all’Europa informazioni aggiornate sull’inquinamento delle aree circostanti, non lo abbiano fatto, visto che è solo grazie al mio intervento che l’UE si è di nuovo mossa per cercare di fare chiarezza sul rispetto delle direttive comunitarie, relative all’incenerimento dei rifiuti e ai limiti previsti per le emissioni industriali».
«I campioni di animali presi in esame – ha ricordato l’europarlamentare pratese – sono risultati fortemente contaminati da valori di diossina che vanno dalle quattro alle dodici volte oltre il limite massimo tollerato dalla legge».
«A seguito del riscontro della Commissione UE mi aspetto che a livello territoriale si provveda a inviare presto, all’Europa, materiale aggiornato sugli impianti di incenerimento di Baciacavallo».
«Dal commissario Potočnik, invece – ha concluso Morganti – mi aspetto che, una volta ricevuti i dati, possa fornire un’attenta valutazione del caso e dare una risposta concreta ai cittadini ─ come avevo anche richiesto nell’interrogazione ─ e soprattutto che continui a seguire da vicino l'”allarme diossina”, scattato nelle zone limitrofe all’inceneritore, da tempo motivo di preoccupazione per gli abitanti di queste aree».