Giovanni La Via

La Via (PdL/PPE), meno organismi pagatori ma più efficienza per la spesa agricola


Bruxelles, 13 maggio 2013. “E’ nostra intenzione ridurre il numero degli organismi pagatori, portandoli da 84 a 71 in tutta l’Unione europea”. Così Giovanni La Via, capo della delegazione italiana del PPE al Parlamento europeo e relatore della riforma della PAC, commenta l’esito dell’incontro tra i rappresentanti di Commissione, Parlamento e Consiglio europei per definire il testo relativo a finanziamento, gestione  e monitoraggio della Politica Agricola Comune 2014-2020.

“Abbiamo discusso di due temi principali: il disimpegno automatico dei programmi di sviluppo rurale regionali e il ruolo delle agenzie di pagamento. Sul primo tema – spiega La Via – abbiamo proposto la possibilità di stornare le somme inutilizzate nei PSR regionali alle regioni più virtuose dello stesso Stato membro che, in questo modo, non perderebbe vantaggio competitivo”.

Sul ruolo delle agenzie di pagamento, La Via ne ha proposto una revisione sia sul numero, riducendoli da 84 a 71 in tutta l’UE, sia nelle modalità operative che “dovranno essere più snelle e meno burocratiche, in modo tale da consentire agli agricoltori una procedura di accesso ai pagamenti diretti più semplificata nonché una gestione più trasparente ed efficiente da parte degli Stati membri”.

La politica agricola comune riveste, a tutt’oggi, la fetta più grande del bilancio europeo costituendo circa il 40% della spesa comunitaria. I negoziati sulla PAC procedono parallelamente a quelli per il Quadro Finanziario Pluriennale. Una partita che, quindi, si gioca su due tavoli e che La Via segue anche da relatore per l’esercizio finanziario del 2013.

“Proseguiremo a dare battaglia per tutelare gli interessi dei nostri agricoltori – conclude – in forte sinergia con il dicastero di Via XX Settembre, ma l’individuazione delle risorse a disposizione è un punto cruciale per definire il quadro delle trattative sulla PAC”.


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