Strasburgo, 24 maggio 2013. “Primo risultato di dignità e di rispetto per il ministro Kyenge: l’europarlamentare leghista Mario Borghezio, che l’aveva volgarmente offesa, si autosospende dal Gruppo EDF”. Lo rilevano in una nota congiunta Silvia Costa e Patrizia Toia, eurodeputate PD. “E’ la prima volta che l’indignazione e la reazione di tanti esponenti politici e gruppi in Parlamento trova rapido esito”.
“Dopo le parole di riprovazione con le quali il presidente Schulz ha aperto la seduta del Parlamento di lunedì, anche su richiesta del nostro gruppo e dopo la mobilitazione di Articolo 21, i cui rappresentanti sono intervenuti alla riunione del gruppo S&D, si ottiene una buona ragione rispetto agli atteggiamenti inconcepibilmente razzisti, rivolti a una cittadina italiana di orginie congolese, degnissima persona e ottimo ministro quale è Cécile Kyenge”, hanno proseguito le eurodeputate. “Borghezio riconosce di aver recato disonore al Parlamento e si scusa con la Kyenge, ma rimane l’inaccettabile esempio che un uomo delle istituzioni ha dato, fomentando sentimenti razzisti”.
“Persino gli euroscettici inglesi, che non sono mai misurati nelle parole e negli atteggiamenti, si sono ritenuti indignati”, hanno aggiunto Toia e Costa. “Noi siamo onorate di avere un ministro come Cécile Kyenge che, con la sua storia, dimostra come una donna, anche partendo da una condizione di immigrata senza mezzi economici, possa con il suo impegno e la sua determinazione studiare, laurearsi e affermarsi nella vita civile”.
“Possiamo anzi dire che il Ministro rappresenti un esempio in positivo per tante donne. L’abbiamo già invitata ufficialmente a incontrare il nostro gruppo politico, per confrontare i suoi progetti con le buone pratiche realizzate in altri Paesi europei, e stiamo organizzando anche un’audizione presso la commissione Donne del Parlamento”.