Bruxelles, 17 ottobre 2013. “La nuova proposta del governo emersa al Tavolo tecnico del Ministero, coordinato dal sottosegretario Baretta, ovvero dividere l’area commerciale, ‘sdemanializzandola’ per concederne la vendita (con diritto di opzione per gli attuali concessionari), e lasciare demaniale la parte di spiaggia con il relativo affidamento in evidenza, è indubbiamente migliore delle precedenti avanzate. Ma è opportuno che il governo venga direttamente, e presto, a Bruxelles, e incontri la Commissione UE in modo da definire insieme tutte le soluzioni possibili avendo come priorità la tutela del lavoro dei balneari e dei diritti degli operatori che hanno lavorato bene”. Lo afferma l’europarlamentare del PdL Lara Comi che a Bruxelles ha incontrato una delegazione delle imprenditrici balneari radunate nell’associazione Donnedamare provenienti da Liguria, Emilia-Romagna, Toscana, Abruzzo e Lazio. La delegazione ha anche assistito ai lavori parlamentari delle commissioni Mercato interno e protezione dei consumatori e Ricerca, industria ed energia per vedere direttamente il lavoro che viene svolto al Parlamento.
“Il 2015 è alle porte e si è già perso fin troppo tempo. Certamente, è la mia idea, la migliore soluzione possibile sarebbe quella di una deroga alla direttiva Bolkestein, ma siamo tutti consapevoli della difficoltà di ottenere un risultato percorrendo questa strada”.
“I balneari – ribadisce Lara Comi – rappresentano un settore tipico dell’Italia, costituito per lo più da PMI, che va difeso. Io continuerò a battermi per i loro diritti. Tanto più che il peso della componente femminile nella conduzione di queste aziende è rilevante: su 28mila imprese balneari il 30% è a titolarità donna. Difenderle significa pertanto tutelare sia le piccole e medie aziende, che costituiscono l’ossatura del sistema economico del nostro Paese e dell’UE, sia il lavoro femminile autonomo che va incentivato come è negli obiettivi dell’Unione europea”.