Senza Veli Sulla Lingua (StopVeilsShoutLiberty)
Senza Veli Sulla Lingua (Stop Veils Shout Liberty)

Senza Veli Sulla Lingua. Donne (ma non solo), diritti, discriminazioni: non più barriere fra Oriente e Occidente. La storia di Ebla e Anita


In principio erano due.
Poi la fondarono in quattro.
Fu, infine, l’adozione di una idea ben presto accolta da una famiglia allargata.

I magnifici quattro di Senza Veli Sulla Lingua, già tempo fa ospiti di Barbara Scardilli ai microfoni di Radio Web Italia, sono quasi giunti al taglio del nastro di partenza.
Ma …ripercorriamo la loro storia: l’idea in embrione (concepita della fervida mente di Ebla) viene conservata in gestazione, per poi restare a lungo in sala travaglio.
L’incontro con Anita è di quelli incandescenti, sintonizzato sin dai primi scambi. Sarà lei a dare il nome al nascituro.
Fin da subito, tra le due “genitrici”, una affinità elettiva rivolta alla apertura, al rispetto della libertà, alla condanna incondizionata del Femminicidio e di qualunque altra forma di discriminazione: sessuale, culturale, etnica. Con in mente una idea ben chiara: la Religione, di qualunque natura e provenienza essa sia, non può tollerare atti di violenza e odio di alcun tipo. Non può essere pretesto per compiere crimini, , sessisti e/o di estremismo.
Per chiunque, sacrosanto, il diritto a professare un Credo, a fare comunicazione mediatica, a svolgere una professione, nel totale rispetto delle differenze e in totale assenza –appunto- di Veli Sulla Lingua.
Perché la violenza, il razzismo, la follia, parlano tutte le lingue del mondo e, al tempo stesso –appunto- un unico linguaggio, quello dell’odio: profondo, radicato, apparentemente irreversibile, per il diverso.

La loro è una battaglia senza armi; ma –questo sì- vuol parlar chiaro: denunciando, difendendo, costruendo. Lavorando, di concerto, con Amministrazioni, Enti, Istituzioni, Fondazioni e Onlus.

Aderendo a Campagne Sociali adeguatamente segnalate, stando sempre in prima linea.

Senza Veli Sulla Lingua: un omaggio che Anita (la vicepresidente), con un gioco di parole, ha voluto dedicare a Ebla (la Presidente) di nazionalità italo-yamenita.

La famiglia, però, si allargò subito, come nella migliore-oramai- contemporanea tradizione.

E, insieme a Diana Said e Alessio Sacco, I Due divennero I Quattro e si unirono ufficialmente a ottobre del 2013. Legalmente, e non solo di fatto.

Promettendosi fedeltà .

Senza coperture e con coraggio.
Senza Veli Sulla Lingua

 

LA COPPIA DI “SENZA VELI SULLA LINGUA”.
LA PRESIDENTE
Ebla Ahmed,doppia nazionalità, già corrispondente per Yallah Italia e Frontiere News, autrice del controverso e-boock “L’amore ai tempi di Bin Laden”– Lite Edition- avvocato con laurea a Londra, figlia di madre toscana e padre di illustre stirpe yemenita. Esponente affascinante e preparata di una cultura islamica molto lontana dai pregiudizi popolari, è stata al centro di incandescenti polemiche per aver parlato apertamente, e per la prima volta, di aspetti quasi sempre ignorati riguardo la figura femminile nella cultura araba, attingendo alla sua personale esperienza e alle millenarie, rispettose e spesso dimenticate radici di un Paese che, prima di finire nelle mani del terrorismo fondamentalista, era fra i più straordinari al mondo.

LA VICEPRESIDENTE
Anita Madaluni, speaker radiotelevisiva, add. stampa e p.r. internazionale (segue, tra gli altri, Nino Benvenuti, ) creativo pubblicitario, collaboratrice di molte testate nazionali ed estere, organizzatrice di eventi. Ricordiamo di maggior spicco: il Magic Round del 2010 quando, insieme a Benvenuti, portò in Italia Emile Griffith (suo storico avversario sul ring del Madison Square Garden, poi ammalatosi di Alzheimer, scomparso il mese scorso) e, più recentemente, l’evento Modugno al Parco della Musica di Roma, con una serata interamente dedicata all’indimenticato Mimmo (in occasione della fiction sulla sua vita ) con un vero parterre di eccezione , fra cui Franco Migliacci e la vedova Modugno.

Diana Said e Alessio Sacco- la più giovane, l’unico uomo.
Entrano a far parte della squadra, salendo a bordo per la sua ufficiale costituzione, la giovane studentessa in Giurisprudenza (doppia nazionalità italo-egiziana) appassionata di fotografia (addetta alla sezione web e al coinvolgimento delle scuole, in nome del principio che Non è mai troppo presto!) e il coraggioso imprenditore Alessio Sacco, sempre in prima linea a difesa dei diritti dei più deboli, non soltanto donne.

 

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