Bruxelles, 14 febbraio 2014. “Al prossimo consiglio dei ministri del 19 febbraio Hollande vuole avanzare la proposta di un’università europea a Strasburgo, città fortemente simbolica. Si tratta di un’ottima idea che mi trova pienamente d’accordo e che io stessa avevo suggerito. La mobilità di studio (e di lavoro) nell’UE è essenziale per combattere la disoccupazione, e darebbe maggiore slancio ai giovani. Ma a questo punto perché non individuare, come sede del campus, il palazzo di Strasburgo, oggi utilizzato per le sole plenarie mensili del Parlamento europeo?”. Lo afferma l’europarlamentare di Forza Italia Lara Comi, la sola deputata italiana facente parte del gruppo Single Seat, che si batte per la sede unica del Parlamento europeo.
“Destinarlo a questo nobile scopo sarebbe certamente più razionale rispetto all’inutile uso attuale come seconda sede del PE dopo quella di Bruxelles. Basti dire che il palazzo viene aperto solo 12 volte in un anno per le votazioni delle plenarie a un costo di circa 1 miliardo a legislatura”.
“Il pressing che stiamo conducendo per abolire la doppia sede del Parlamento è sempre più forte. Nella plenaria dello scorso novembre siamo riusciti a far approvare una risoluzione preparata dal ‘tory’ britannico Ashley Fox e dal verde tedesco Gerald Haefner, che chiede l’avvio della procedura di revisione dei Trattati. Naturalmente c’è da convincere la Francia, che ha un evidente ritorno economico da questa situazione”.