Conosciamo veramente le persone che abbiamo accanto? Il regista di “Seven”, “Fight Club” e “The Social Network”, David Fincher, nel film “L’amore bugiardo – Gone Girl”, nelle sale dal 18 dicembre e candidato a quattro Golden Globe, mette a nudo le inquietudini e i misteri di un matrimonio, le bugie, le false promesse, gli inganni, portando al cinema il romanzo omonimo di Gillian Flynn in un thriller che fino all’ultimo crea sospetti e fa sorgere domande.
Ben Affleck è Nick, ex scrittore newyorkese che si innamora di Amy, interpretata da Rosamund Pike), bella ragazza, all’apparenza perfetta. I due si sposano e sono felici, poi si trasferiscono nel Midwest in piena recessione e il loro mondo si sgretola. Dai problemi economici, ai problemi tra loro. Lei si è trasformata nella donna che lui voleva, si è persa ed è irriconoscibile, lui arriva quasi a odiarla. Finché, il giorno del quinto anniversario di matrimonio, Amy scompare. E tutto lascia pensare che sia stata uccisa.
Il primo indiziato è Nick e il suo comportamento è ambiguo. Sembrerebbe il classico marito-omicida. E la ricerca di sua moglie, tra sospetti e indizi, mostra la follia mediatica e la sete di notizie che va avanti di pari passo con le rivelazioni inquietanti che emergono una dopo l’altra. In un complicarsi di inganni e manipolazioni, che fa riflettere su quanto in una coppia ci sia di finzione e quanto di realtà.
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