“L’abitudine di tornare”. Carmen Consoli ha scelto questo titolo, quello del primo singolo, per il ritorno discografico a 5 anni dall’ultimo album. Dieci tracce che raccontano l’Italia vista un’artista immersa nella realtà quotidiana, un “laboratorio di vita” come l’ha definito: in questo periodo non ha mai smesso di suonare, si è occupata delle questioni familiari ed è diventata mamma.
“Ho fatto la vita normale, non mi sono chiusa in una campana di cristallo e isolata, ho conosciuto tanta gente che è venuta da me e mi ha salvato dall’isolamento. Questi 5 anni sono volati come un mese. Mi sono nutrita di nuove amicizie, di una nuova prospettiva, un nuovo modo di vedere le cose”.
Carmen Consoli nell’album ha vestito i panni di “quasi cronista” di ciò che vedeva accadere: in “La signora del quinto piano” affronta il tema del femminicidio, in “La notte più lunga” il dramma dei migranti. “Il mio è un occhio esterno, descrivo fatti che si commentano da sè: il mio punto di vista subliminale si cela dietro le note, i commenti sonori. Le tragedie fanno audience, per cui facilmente i telegiornali sono piene di tragedie e fatti che secondo me non andrebbero raccontati”.
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