Hozier

Hozier al Pistoia Blues Festival


Il cantautore irlandese Hozier, in vetta alle classifiche di mezzo mondo con il brano “Take me to the Church”, sarà l’ospite d’eccezione, in prima nazionale, il prossimo 7 luglio 2015 alla 36esima edizione del Pistoia Blues Festival. L’artista ha appena pubblicato il suo album d’esordio omonimo con la Island Record lanciato dalle straordinarie performance del Saturday Night Live, al Late Show with David Letterman, fino al nostro Che Tempo Che Fa con Fabio Fazio.

Reduce da un tour americano che tra ottobre e novembre 2014 ha registrato ovunque il sold out (da Los Angeles a New York passando per San Francisco, Seattle ecc.), arriverà quest’estate sul palco di Piazza Duomo con il suo spettacolo venato da soul, blues, folk e la componente “indie gospel”. L’artista afferma che «…il gospel è alla radice del blues e del rock ‘n’ roll, i generi che mi stimolano di più. ‘Indie’ ci sta perché tutto è stato fatto in maniera casalinga». La sua “Take me to Church” è uno dei pezzi più belli di tutto il 2014 e ha scalato le classifiche di mezzo mondo trainato da un toccante videoclip sulla sessualità e libertà dell’uomo. Il singolo, che è stato la colonna sonora di un noto spot pubblicitario con protagonista il cestista LeBron James, ha ottenuto una candidatura agli MTV Europe Music Award 2014 nella categoria “Best Song With a Message” e ha ottenuto una candidatura alla 57° edizione dei Grammy Awards nella categoria “Canzone dell’anno”.

Andrew Hozier-Byrne, conosciuto come Hozier, nasce a Bray in Irlanda 25 anni fa. Cresciuto in una famiglia di musicisti, e studente di musica al Trinity College Dublin (fino a che la sua pulsione a scrivere canzoni e condividerle con il mondo vincesse sugli studi), Hozier ha sempre coltivato una grande passione per la musica: gli ascolti dell’infanzia e dell’adolescenza erano dominati, dice, dalla collezione dei dischi del padre ed in modo particolare dal Chicago blues, dal Texas blues, e dalle etichette Chess Records e Motown, scoprendo poi il jazz, ma ancora più importante il Delta Blues – con quel suono straordinariamente ossessionante – grazie ad artisti come Skip James, Blind Willie Johnson. Successivamente ci sono stati Pink Floyd, Nina Simone, Billie Holiday, e la grande influenza di Tom Waits. Non è una sorpresa perciò se i testi sono molto importanti per Hozier. «Per me, i testi sono uno degli aspetti più importanti, se non il più importante, di una canzone. Raccontano una storia, e chi è l’autore, o almeno dovrebbe. I testi sono ancora la cosa a cui dedico più tempo nelle mie canzoni, per i quali lavoro più duro – e per i quali faccio più attenzione. Sono anche la cosa per cui mi sento più responsabile».

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