Vicente Amigo
Vicente Amigo

Vicente Amigo, a Firenze la magia della chitarra flamenca


La chitarra flamenca allo stato dell’arte. Lontano dai facili stereotipi, Vicente Amigo è tra i massimi cultori del genere e il tour che lo riporta in Italia segna un traguardo importante: i primi 25 anni di carriera. A Firenze l’appuntamento è martedì 10 marzo all’Obihall.

Un concerto che è la summa dei suoi grandi successi, in collaborazione con l’Ufficio Culturale dell’Ambasciata di Spagna in Italia e l’Instituto Cervantes. Sul palco Vicente torna alla formazione originaria del quartetto con bailador, accompagnato da Añil Fernández (Seconda Chitarra), Paquito González (Percussioni), Rafael de Utrera (Cantaor) e Dani Navarro (Bailador).

 

Vicente Amigo viene consacrato come figura di primo piano della chitarra flamenca nel 1989, quando riceve all’unanimità il Premio Ramòn Montoya per chitarra da concerto e da lì è una progressione senza soste: si infittiscono i riconoscimenti in Spagna e all’estero, dentro e fuori dall’ambito flamenco.

Condivide il palco e il cartellone con musicisti della levatura di John McLaughlin, David Bowie, Stanley Jordan, Al Di Meola, Keith Jarret, Bob Dylan, Milton Nascimento, Joao Bosco, Phil Manzanera, Paco De Lucìa, Camaròn de la Isla e tantissimi altri.

Attualmente Vicente Amigo è considerato, sia in Spagna che a livello internazionale, tra i massimi virtuosi ed interpreti della sua generazione. La recente decisione dell’Unesco di dichiarare il Flamenco “Patrimonio dell’Umanità” ha rafforzato la determinazione a conservare al meglio l’essenza della tradizione e, allo stesso tempo, ha incoraggiato la sperimentazione, il dialogo tra il flamenco e generi musicali più o meno affini.

Nella musica di Vicente Amigo, infaticabile ricercatore di nuove possibilità estetiche e sonore della chitarra flamenca, convivono infatti tradizione e linguaggi contemporanei, una contaminazione che convince diversi tipi di pubblico.

Ha lavorato nei palcoscenici più importanti del mondo, sempre con impeccabile e maestosa tecnica. In compagnia dei suoi musicisti, cantaor e bailaor, risulta uno squisito piacere per i sensi e uno spettacolare concerto flamenco.

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