Tolleranza zero contro il bracconaggio e il commercio illegale di piante e animali selvatici, che alimentano un giro d’affari plurimiliardario in mano alle organizzazioni criminali mentre privano interi Paesi del loro patrimonio naturale. In un momento in cui l’attenzione internazionale su zanne d’elefante e corni di rinoceronte sembra piu’ alta, le Nazioni Unite si schierano contro il traffico di natura, dedicando al problema la Giornata mondiale dell’ambiente che ricorre il 5 giugno.
In Italia sono varie le iniziative, anche se la piu’ attesa si terra’ lunedi’ 6 giugno. Al ministero dell’Ambiente, infatti, andra’ in scena una doppia festa che insieme alla Giornata mondiale celebrera’ i primi 30 anni del dicastero, istituito nel 1986 dall’allora ministro dell’Ecologia Valerio Zanone. Alla cerimonia, voluta dall’attuale ministro Gian Luca Galletti, partecipano, tra gli altri, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e i presidenti di Camera, Laura Boldrini, e Senato, Pietro Grasso.
Designata nel 1972 dall’assemblea generale delle Nazioni Unite per ricordare la Conferenza di Stoccolma in cui fu istituito l’Unep, cioe’ il Programma dell’Onu per l’Ambiente, la Giornata vedra’ quest’anno l’Angola ospitare l’evento principale. Sono pero’ diverse centinaia gli appuntamenti in programma nel mondo: classiche passeggiate nel verde dalla Grecia al Galles, dalla Malesia alle montagne del Kashmir; una marcia per la natura in Messico; tavole rotonde in Birmania, Svizzera, Costa Rica. A Barcellona i 100mila spettatori del Moto Gp della Catalogna saranno sensibilizzati sul tema dei rifiuti, mentre allo stadio nazionale di Bagkok verranno esposte immagini a grandezza naturale di tigri, elefanti e rinoceronti. A Mosca si faranno letture ambientaliste sul sellino della bici; in Tanzania si metteranno a dimora 100mila alberi.
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