Spiagge. Federico Caner: le concessioni balneari devono rimanere fuori dalla Direttiva Servizi


“Il governo italiano deve farsi sentire a Bruxelles e riuscire in quello che è riuscito al Portogallo: le concessioni balneari devono rimanere fuori dalla Direttiva Servizi, la Direttiva Bolkestein: dovrebbe prendere una posizione ferma”. Non ha dubbi l’assessore al turismo della Regione Veneto, Federico Caner che all’Adnkronos spiega come invece: “la situazione sul fronte delle concessioni balneari è ferma, siamo in attesa di capire dal Governo cosa vuole fare. Come coordinamento di tutte le Regioni italiane in Conferenza servizi a Roma in un incontro con il ministro del turismo abbiamo spiegato che su questo problema è necessario una normativa nazionale che definisca finalmente questa situazione di incertezza”.

“Come Veneto siamo stati infatti la prima regione ad approvare una norma che a fronte della direttiva Bolkestein che mette in gara le concessioni demaniali, e prevede per il concessionario attuale che dovesse perdere la gara un rimborso pari al 90 per cento dell’investimento fatto da parte del vincitore della concessione, cosicchè possa godere di un ristoro quasi totale di quanto investito”,spiega Caner. “La nostra legge non è stata impugnata, mentre quella simile adottata dalla regione Toscana sì. Per questo siamo nell’incertezza assoluta – avverte l’assessore veneto – è quindi urgente che il governo adotti una norma nazionale che possa equilibrare gli effetti della direttiva Bolkestein”.
“E poi, bisognerebbe che il governo italiano una buona volta si facesse sentire con decisione a Bruxelles, dovrebbe battere i pugni per tutelare di più i nostri interessi”, auspica l’assessore veneto.

“Un altro problema che coinvolge i concessionari di spazi del demanio balneare è la modifica dei confini demaniali, la cosiddetta ‘Dividente demaniale”, che permette ai gestori di contare su aree di concessione maggiori: “Anche qui, come Regione Veneto siamo avanti, in accordo con i Comuni e le associazioni di categoria abbiamo stilato nuove linee di confine ed inviato il nuovo piano a Roma, ma da lì, prima di dare il via libera, aspettano interventi analoghi da parte di tutte le altre Regioni e così i tempi si allungheranno a dismisura. Anche in questo campo- spiega Caner – sarebbe necessario più federalismo”.

Dai problemi alle prospettive della ormai prossima stagione turistica,l’assessore veneto si dice comunque fiducioso di bissare il risultato più che positivo del 2016: “Dalla Bit di Milano e dalle fiere di Londra e Berlino si registrano risultati più che positivi per contratti firmati dai nostri tour operator”.
“Ma come Regione – aggiunge Caner – non stiamo con le mani in mano, abbiamo studiato e avviato prodotti nuovi per dare un qualcosa di più al turista che viene in Veneto, stiamo puntando sul cicloturismo, all’enogastronomia, al golf, al turismo equestre”.

“Prodotti nuovi che hanno permesso alla provincia di Verona con il Lago di Garda, ma non solo e alla provincia di Treviso di essere in testa alla classifica per crescita di arrivi l’anno scorso, al di là della regna di sempre che rimane Venezia”, sottolinea Caner.

“Ed anche per un prodotto maturo come il mare abbiamo ideato delle novità che permettono alle spiagge venete di dare qualcosa di nuovo all’ospite che vine qui da noi. dalla prossima estate su tutta la costa veneta saranno allestite delle spiagge completamente attrezzare per i disabili”, conclude l’assessore veneto al turismo. (Dac/AdnKronos)

 

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