San Teodoro Jazz
Matteo Pastorino © LEXA NAICU

Penultima giornata del San Teodoro Jazz


Penultima giornata a San Teodoro per l’ottava edizione del festival San Teodoro Jazz, la manifestazione dedicata al genere di matrice afroamericana e alle sue immediate derivazioni, organizzata dall’omonima associazione culturale con la direzione del musicista e compositore teodorino Matteo Pastorino.

Domani (lunedì 4 settembre) gli appuntamenti verranno aperti alle 18 nella cornice della spiaggia di Isuledda dal trio del chitarrista Antonio Floris, formazione che si caratterizza per l’approccio costantemente rivolto a ricerca e sperimentazione. Ad affiancarlo ci saranno Alessandro Bintzios al contrabbasso e Cesare Mangiocavallo alla batteria, sezione ritmica tra le più richieste nella scena jazzistica romana, già protagonista la sera prima nel set di Gabriel Marciano.

Alle 21 un’altra stella infiammerà la piazza Gallura: protagonista sarà il batterista e compositore newyorkese Chase Elodia, acclamato dal magazine Downbeat come “artista ambizioso, la cui musica e le cui produzioni prendono spunto dalla Media Theory, dalla poesia, dai cantautori americani e dai grandi compositori del jazz”. I suoi scritti sulla musica sono stati pubblicati su Music & Literature, Drum! Magazine e Percussive Arts Society. Al festival Chase Elodia presenterà il progetto “Perennials”, fondato nel 2020 e sbocciato nel 2022 con l’album “Portrait Imperfect”, pubblicato da Biophilia Records, nominato come uno dei migliori nuovi album dell’anno da Downbeat. La band, formata da Claire Dickson alla voce, Theo Walentiny al piano e tastiere e Alessandro Mazzieri al basso, combina una sensibilità collaborativa e improvvisativa con un orientamento estetico che si nutre delle influenze artisti tra i quali Meshell Ndegeocello, Norma Winstone e Becca Stevens.

La Posta, nel largo Emilio Lussu di San Teodoro, ospiterà alle 23 il consueto appuntamento con la STJ Session, che in questa occasione ospiterà Saverio Zura alla chitarra, Salvatore Maltana al contrabbasso e Armando Luongo alla batteria.

Il sipario sull’edizione numero otto del San Teodoro Jazz calerà martedì 5 settembre a Capo Coda Cavallo (piazza Punta Est) dove alle 18 il direttore artistico e clarinettista Matteo Pastorino presenterà il progetto Lightside, con una formazione d’eccezione che vedrà Domenico Sanna al pianoforte, Dario Deidda al basso elettrico e Armando Luongo alla batteria. Il festival saluterà il suo pubblico, fissando l’appuntamento per la prossima edizione, alle 23 presso La Posta, con la partecipazione del sassofonista Luca Crusco e del trombettista Marco Indino, con Paolo Corda alla chitarra, Jacopo Sgarzi al contrabbasso, Jacopo Careddu alla batteria e tanti ospiti, pronti ad alternarsi per dare vita a nuove musiche e suggestioni con l’improvvisazione come comune denominatore.

Nato da un’idea del suo direttore artistico, il clarinettista teodorino Matteo Pastorino (da anni trapiantato a Parigi), e patrocinato e supportato con forza dal Comune di San Teodoro e da questa edizione sponsorizzato e pubblicizzato da Henri Selmer Paris, azienda francese produttrice di strumenti musicali a fiato, il festival nelle passate edizioni ha ospitato sul suo palcoscenico alcuni tra i più importanti artisti del panorama nazionale e internazionale, come il cantante David Linx, i batteristi Roberto Gatto, Francesco Ciniglio e Greg Hutchinson, il bassista Dario Deidda, i chitarristi Paolo Angeli e Angelo Lazzeri, i sassofonisti Francesco Bearzatti, Gavino Murgia e Massimo Carboni, il pianista e fisarmonicista Antonello Salis, il sassofonista statunitense Logan Richardson, i contrabbassisti Ameen Saleem e Salvatore Maltana, il fisarmonicista Luciano Biondini e il batterista Jarrod Cagwin, i pianisti Danny Grissett e Domenico Sanna e il trombettista Raynald Colom, tra gli altri.

San Teodoro Jazz è organizzato dall’Associazione Culturale San Teodoro Jazz San Teodoro Jazz con il supporto e il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune di San Teodoro. Sponsor e collaborazione servizi: Henri Selmer Paris, San Teodoro Turismo, Ass. Culturale La Jacia, 2B Bistrobar, Lu Impostu, Bar l’Esagono Cala d’Ambra, la Posta Art-Pub, il Gallo Blu, Attimo, Bellavista Punta Est, Blue Bar Punta Est, la Bottega Alimentare Punta Est, Ristorante Punta Est, Rental Home Punta Est, Geoinvest Punta Est, Piccola Libreria Giardino Mondadori Point, Hotel Stella Marina, la Mesenda, Sognando Vacanze, Mousiké Live, GMN Print.

Tutti i concerti sono a ingresso gratuito con offerta libera a sostegno dell’Associazione Culturale San Teodoro Jazz. Maggiori informazioni e aggiornamenti nel sito www.santeodorojazz.com e sui social network del festival.

IL FESTIVAL – Il festival San Teodoro Jazz nasce nel 2016 da un’idea del clarinettista di San Teodoro Matteo Pastorino, in stretta collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di San Teodoro e le associazioni Musicultura Sardegna e San Teodoro Jazz, con il chiaro obiettivo di creare nella suggestiva zona della Gallura e dell’intero Mediterraneo un appuntamento destinato a crescere ed evolversi negli anni con proposte qualitative, di spessore, costantemente aperte alla contaminazione: aspetti congeniti in un genere ibrido e geneticamente aperto a nuove influenze come il jazz, genere che in terra sarda ha attecchito prolificamente conquistando il favore del pubblico e vantando un numero sempre più elevato di musicisti di spessore e qualità.

IL LUOGO – San Teodoro, conosciuto in Gallura come Santu Diàdoru, è un borgo abitato da poco meno di cinquemila residenti in inverno, animato da decine di migliaia di turisti d’estate. Il centro prese vita nel XVII secolo, nell’immediato entroterra alle pendici orientali del massiccio di monte Nieddu, quando pastori e pescatori popolarono la splendida porzione di terra, frequentata comunque sin dalla preistoria. Il nuraghe della borgata Naracheddu è la testimonianza più rilevante. Esisteva un centro abitato anche in età romana: i reperti archeologici sono documentati nel Museo del Mare. Fra gli appuntamenti da non perdere, le feste del patrono San Teodoro, la cui chiesa fu ricostruita a metà XX secolo, e quella di Sant’Andrea, che si svolge nel quartiere di Montipitrosu. Molto suggestivi i fuochi di Sant’Antonio Abate, festa detta Lu Fuculoni, durante la quale la popolazione si raccoglie attorno ai falò in onore del santo.

Programma

Comunicato Stampa


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