Jazz Supreme
Deadeye Photo by Juliane Schutz

A Jazz Supreme, la migliore scena jazzistica contemporanea torna a Firenze


Giovane, dirompente, sfrontata, eclettica. Con la direzione artistica del pianista Simone Graziano e di Fernando Fanutti, Presidente del Musicus Concentus, la migliore scena jazzistica contemporanea torna a Firenze a ottobre per la settima edizione di “A Jazz Supreme”, presentando sei tra i progetti più interessanti del panorama italiano e internazionale. Tutti i concerti si svolgono in Sala Vanni, fatta eccezione per l’appuntamento di chiusura programmato al Museo dell’Opera del Duomo di Firenze nella Sala del Paradiso.

Le attività del Musicus Concentus nell’ambito di Tradizione in Movimento sono realizzate con il contributo di: Ministero della Cultura, Regione Toscana, Città Metropolitana di Firenze, Fondazione CR Firenze, Opera di Santa Maria del Fiore.

L’apertura è con la prima assoluta di Inish, il nuovo album della violoncellista Naomi Berrill, proposto nell’inedita dimensione in trio (venerdì 13 ottobre, ore 21:15, prevendite boxol.it). Naomi Berrill è una violoncellista, polistrumentista, compositrice, autrice e cantante Irlandese. Le sue performances e collaborazioni spaziano tra diversi generi e discipline artistiche, come la video arte, la letteratura e la danza, oltre all’ambito musicale classico e jazz. Inish, che segna l’inizio della collaborazione con il chitarrista, vocalist e producer Lorenzo Pellegrini e con il batterista, percussionista e violoncellista Andrea Beniati, racconta la vita delle isole di Inishshark e Inishbofin, al largo della costa occidentale dell’Irlanda. Nelle immagini sonore create dal trio, che mescola sapientemente l’intensità degli strumenti acustici alla dimensione evocativa dell’elettronica, si percepisce la bellezza di queste isole incontaminate ma anche la durezza della vita delle comunità dei pescatori. Si aggiunge la narrazione delle liriche in cui a bellezza, coraggio, avventura, euforia e luce si giustappongono momenti di solitudine, pericolo in mare, difficoltà, perdita e dolore, tutti elementi estremi che fanno parte della vita dell’isola.

Nerovivo è frutto della creatività di Evita Polidoro (20 ottobre, ore 21:15, prevendite boxol.it), giovane batterista e cantante attiva nella scena jazz rock/pop nazionale ed europea. Attualmente suona nel quintetto “Fearless Five” di Enrico Rava, nel quartetto europeo di Dee Dee Bridgewater e nel tour di Francesca Michielin. Ha inoltre suonato sul palco del Firenze Rocks in apertura ai Green Day e a Siena Jazz con Shai Maestro, Avishai Cohen, Miguel Zenon e Matt Penman. Nerovivo è il suo primo progetto da leader: un viaggio emotivo attraverso nove brani che esplorano temi profondi come la malinconia, la paura, l’abbandono, le relazioni e i ricordi. Il suono del trio, formato, oltre che da Evita Polidoro, da Nicolò Faraglia e Davide Strangio, è un mix di influenze jazz e post-rock capace di creare un’atmosfera malinconica e sognante che invita l’ascoltatore a riflettere sui propri sentimenti.

Dave Douglas foto di Anna Yatskevich

C’è scambio generazionale nel Gifts Trio di Dave Douglas, leggendario trombettista statunitense (27 ottobre, ore 21:15, prevendite boxol.it). Questo ensemble, in cui è al fianco del chitarrista Rafq Bhatia e del batterista Ian Chang, si ispira alla vita e alla musica di Charles Lloyd, cercando di rifletterne la sua saggezza, la sua visione e la sua positività in modo innovativo, esplorando in particolare il fascino di Lloyd per la musica di Billy Strayhorn. Il sound si concentra sulla forma canzone, enfatizzando il potenziamento testuale e timbrico al servizio di ogni brano. Nell’aprile 2023, il trio ha iniziato la produzione di un nuovo disco: entrando insieme in studio a New York per sviluppare e catturare un processo di improvvisazione, i tre musicisti hanno realizzato per la prima volta la loro visione. La tournée europea del Gifts Trio presenta una nuova versione dell’ensemble tromba-chitarra-batteria che Douglas aveva già portato in tour con il Tiny Bell Trio circa 30 anni fa.

Jazz moderno, musica cameristica e musica elettronica si fondono in Fantàsia, progetto del quintetto del contrabbassista romano Jacopo Ferrazza (10 novembre, ore 21:15, prevendite boxol.it). Con un ampio margine lasciato all’improvvisazione, l’orizzonte sonoro dell’ensemble guidato dal contrabbassista romano è fortemente influenzato da quattro matrici: il jazz moderno, la musica cameristica, la corrente tardo-romantica e la musica elettronica. Questi ambiti, apparentemente distanti tra loro, trovano una affascinante sinergia in Fantàsia, dove all’ascoltatore viene proposto di immergersi ed esplorare piani sonori sempre differenti e articolati. Jacopo Ferrazza ha ottenuto numerosi premi e riconoscimenti, tra cui quello come miglior bassista del concorso “Jimmy Woode Award” ed è stato inserito tra i tre migliori talenti italiani in occasione del Top Jazz 2017 e 2019 di Musica Jazz.

Tre fra i musicisti jazz più all’avanguardia d’Europa, Reinier Baas (Hans Bennink, Metropole Orchestra), Kit Downes (Squarepusher, Bill Frisell) e Jonas Burgwinkel (Pablo Held, John Scofield) uniscono le forze nel progetto Deadeye, utilizzando la formula collaudata di organo, batteria e chitarra per gettare nuova luce sulle diverse influenze dei suoi membri (17 novembre, ore 21:15, prevendite boxol.it). Il risultato è un trio di ampio respiro musicale, in cui confluiscono il jazz-rock, la musica folk tradizionale britannica e la musica classica del XX secolo. Sebbene tutti e tre i componenti di Deadeye condividano l’amore per l’improvvisazione e l’imprevisto, ognuno di loro porta nel progetto qualcosa di profondamente personale: trame eteree, ritmi ondulati ma altamente ballabili e melodie spigolose.

Dario Cecchini foto di Maria Giulia La Rosa

Chiude la rassegna Echoes, sax solo di Dario Cecchini che esplora le potenzialità acustiche della Sala del Paradiso al Museo dell’Opera del Duomo di Firenze (14 dicembre, ore 21:15, ingresso gratuito con prenotazione su https://duomo.firenze.it). Il sassofonista Dario Cecchini è noto agli appassionati anche per essere dal 1998 leader dei Funk Off, una marching band popolare quanto innovativa. Ma Cecchini guida anche Triozone, trio completato da Fabio Morgera e Guido Zorn, così come il quartetto Jazzasonic, con Claudio Filippini, Gabriele Evangelista e Stefano Tamborrino. Il suo concerto in solo nasce da un’idea di Pino Minafra per il Talos Festival 2017 di Ruvo di Puglia. Ogni esibizione è un unicum senza una scaletta predefinita, in cui i brani, la durata delle improvvisazioni, i timbri, le dinamiche, tutto è relazionato all’acustica del luogo in cui il concerto si svolge.  

Ogni concerto in Sala Vanni sarà introdotto dalle performance di giovanissimi musicisti jazz, fari luminosi sul futuro della scena italiana: Lorenzo Simoni (sassofono, 13/10); Irene Lovato & Edoardo Cian (voce e chitarra, 20/10); Edoardo Ferri (chitarra, 27/10); Guglielmo
Santimone (pianoforte, 10/11); Marta Frigo (voce e chitarra, 17/11).

Locandina

Comunicato Stampa: Musicus Concentus


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