Palazzo Chigi
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Riforme: oggi a Palazzo Chigi, da sconto affitti a banda larga


Sforbiciata alle municipalizzate, cantieri, project financing e alleggerimento fiscale per chi acquista una casa da affittare a canone concordato. E poi misure per favorire il made in Italy e snellimento della burocrazia. Queste alcune delle misure che dovrebbero arrivare domani sul tavolo del Consiglio dei ministri nel cosiddetto decreto sblocca Italia.
Il lungo vertice a palazzo Chigi tra il premier, Matteo Renzi e i ministri Padoan e Lupi ha consentito di sciogliere alcuni nodi, ma non tutte le questioni sono chiuse e ulteriori riunioni sono previste per questa mattina. In particolare sulla copertura di alcune misure fiscali, fonti di governo fanno presente che non c’e’ nulla che vada finanziato con urgenza visto che si tratta di scadenze relative all’anno prossimo e che quindi si potrebbe rinviare alla legge di Stabilita’.
Il lavoro in ogni caso proseguira’ domani fino all’approdo del fascicolo sul tavolo del Cdm. Tra le misure che dovrebbero trovare spazio nel provvedimento, lo sconto Irpef (forse del 20%) per privati e cooperative che acquistano casa per affittarla a canone concordato per almeno otto anni. Lo sconto dovrebbe valere per gli acquisti effettuati tra il 1 gennaio di quest’anno e il 31 dicembre del 2017.
Quanto alle municipalizzate, il governo pensa di esentare dal patto di Stabilita’ interno i Comuni che metteranno sul mercato quote delle loro partecipate. Oltre duecento milioni per un triennio, fino al 2017, dovrebbero essere messi a disposizione dell’Ice per il rilancio del made in Italy per “‘ potenziare la presenza sui mercati esteri delle imprese italiane”valorizzare l’ immagine del ‘ Made in Italy’.
Se saranno confermate le risorse a disposizione (“le coperture ci sono” hanno assicurato il ministro dell’Economia e quello dei Trasporti) una serie di interventi dovrebbero inoltre riguardare le infrastrutture: 1,2 miliardi dovrebbero essere reperiti dal “fondo revoche”, e ridestinarle a nuovi lavori e altri 2,5 miliardi verrebbero dal Fondo sviluppo coesione (Fsc) per il biennio 2015-2016.
L’alta velocita’ Napoli-Bari e la linea Palermo-Messina-Catania sono tra le priorita’. Sul tavolo anche misure per incentivare il project financing, con l’abbassamento da 200 a 50 milioni della soglia per ottenere il credito di imposta e incentivi fiscali per la banda larga e ultra larga.

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