Paesi fondatori Ue: ‘La Gran Bretagna esca subito’


“Il processo per l’uscita della Gran Bretagna dall’Ue, secondo l’articolo 50 del trattato di Lisbona, deve essere avviato il più presto possibile, per poterci poi concentrare sul futuro dell’Europa”. Lo ha detto il ministro degli Esteri tedesco Frank-Walter Steinmeier dopo la riunione con i 5 colleghi degli altri Paesi fondatori dell’Ue (Italia, Francia, Olanda, Lussemburgo e Belgio). “Il lavoro e la crescita”, ha aggiunto, sono due tra le principali risposte che l’Europa dovrà dare per evitare una grande crisi dopo la Brexit.

“Ci siamo riuniti noi sei Paesi fondatori perché volevamo riallacciarci allo spirito dei fondatori e dei Trattati di Roma – ha detto il ministro degli Esteri francese Jean-Marc Ayrault – Dobbiamo tornare ai valori fondanti e tocca soprattutto a noi Paesi fondatori far rivivere quello spirito”. Poi anche lui ha sottolineato che i negoziati per la Brexit con la Gran Bretagna “devono iniziare immediatamente”.

Il ministro degli Esteri italiano, Gentiloni, ha messo l’accento anche sulla crisi migranti: “Una delle risposte che gli europei aspettano per dare una prospettiva al futuro dell’Europa riguarda la capacità di avere politiche comuni sull’immigrazione. L’Italia si aspetta che nel Consiglio Ue della prossima settimana di prendano decisioni rivelanti” in merito. In precedenza, il presidente della Commissione, Juncker, aveva affermato che il divorzio non sarà consensuale, mentre il presidente dell’Europarlamento, Schulz, ha detto che torna l’ipotesi di un’Europa a due velocità.

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