Tre Allegri Ragazzi Morti in concerto a Villa Ada il 28 luglio 2016 portano il loro nuovo lavoro Inumani. Undici nuove canzoni andranno così ad arricchire l’immaginario fantastico del trio mascherato che da più di vent’anni accompagna le nostre esistenze. Registrato nella loro mitica Pordenone, Inumani è il terzo episodio della trilogia iniziata nel 2010 con Primitivi del futuro e proseguita nel 2012 con Nel giardino dei fantasmi. Alla produzione c’è ancora una volta il fidato Paolo Baldini. Inumani ha in sé tutti gli aspetti dell’eclettica attitudine musicale dei tre, dal rock al reggae passando per il folk di un’etnia immaginaria che ha caratterizzato il sound del gruppo negli ultimi anni. Ascoltando il disco si potranno inoltre individuare alcune sorprendenti visioni funk e soul, nonché una vera e propria cumbia. Inumani racconta luoghi, battaglie e personaggi. Spesso narrato al femminile, Inumani ha a che fare con i nostri sogni, con le nostre ambizioni, con le nostre ferite esorcizzate dalla forza della musica. Alternando inni e ballate, Inumani si lega a doppio filo al mondo dei fumetti: il titolo stesso è un omaggio all’epica americana dei supereroi nell’invenzione più visionaria del grande Jack Kirby. Fresco e pieno ultimi anni di vita.
E’ uscito il 16 maggio, Persi nel telefono, il secondo singolo estratto da Inumani. Dopo la fortunata prima cumbia, In questa grande città, Tre allegri ragazzi morti tornano con un brano rock, dal testo motivazionale e ironico, un inno alla società che è anche un ritratto dei nostri tempi intitolato Persi nel telefono. L’uscita del brano è accompagnata da un video speciale. Primo videoclip italiano girato con la tecnica a 360°, ambientato in un bosco incantato, racconta di una collettività di inumani, esseri fantastici e umanissimi allo stesso tempo, e mostra una versione del gruppo mascherato inedita e psichedelica, con un finale ironico per ridere della nostra quotidiana ossessione per il telefono. Il tour estivo vede una bella novità, la presenza come quinta allegra ragazza morta di Monique “Honeybird” Mizrahi alle chitarre, charango e ukulele. Molte le collaborazioni musicali: dal charango di Monique Mizrahi fino alla tastiera di Federico “Tich” Gava, dall’incredibile chitarra di Adriano Viterbini fino alla voce del ragazzo d’oro Lorenzo Cherubini, che con la sua partecipazione nel disco conferma il forte legame con la band.
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