Paola Rossato ha studiato nelle scuole di musica di Gorizia (Go Music) e Trieste (Scuola 55) e con l’insegnante Franca Drioli, esibendosi con varie ensemble nel corso della carriera. Voce riconosciuta nel panorama cantautorale si è aggiudicata il terzo posto nella sezione “Autori di Testo” al Premio Lunezia nel 2008 e secondo posto nella stessa sezione nel 2013, il Premio Speciale della Critica nel 2010 e 2012 e il Premio Miglior Composizione (targa SIAE) al concorso per cantautrici “Bianca d’Aponte”; è arrivata al secondo posto al Premio Poggio Bustone nel 2012, ha vinto il premio Oltremusica nel 2012, il premio SIAE al Donida nel 2013 e nello stesso anno è stata finalista all’Artista e vincitrice per il Miglior Testo e seconda classificata al festival della canzone d’autore “Botteghe d’Autore”.
Abbiamo intervistato la cantautrice per saperne di più sul nuovo album “Facile”. Ecco cosa ci ha raccontato.
Ciao Paola e benvenuta sulla pagine di Radio Web Italia. Parliamo subito di “Facile”, il tuo nuovo disco. Che atmosfera si respira in questo nuovo lavoro discografico?
Ciao Barbara! Nel disco si respira un’aria di sincerità, di scene di vita quotidiana, di ascolto personale e di vissuto reale.
C’è un filo conduttore che lega le tredici canzoni di “Facile”?
Tutti i brani sono stati scritti da me, sia per quanto riguarda il testo che la musica, e per la maggior parte sono autobiografici: il tratto comune più evidente è dato dal mio modo di vedere la realtà e da molto del mio vissuto, che da alcuni punti di vista è il vissuto di molte persone. A fare da collante poi c’è la voce ed il mio modo di interpretare i brani.
C’è un brano (o più brani) a cui sei particolarmente legata?
Un brano a cui tengo in modo particolare e che sento “l’urgenza” di condividere è “Non dormo”: una canzone che affronta la tematica dello stress nel mondo del lavoro, con tutte le problematiche che ne conseguono. È un tema abbastanza scottante, in un presente in cui molte aziende cavalcano l’onda della mancanza di lavoro per pretendere sempre maggior produttività dal personale, “spremendo” le persone con pressanti richieste di velocità, maggior produttività. Nelle aziende si tengono corsi obbligatori sulla sicurezza sul lavoro, ma questo aspetto viene trattato poco o per nulla. È un argomento importante e credo sia importante parlarne.
Siamo in fase di realizzazione di un videoclip di “Non dormo”, proprio con l’intento di farlo girare il più possibile.
Il disco arriva a coronamento di una lunga carriera che ti ha assegnato numerosi riconoscimenti nell’ambito della musica d’autore. C’è un’esperienza che porti nel cuore? Che ti ha emozionato più degli altri?
Ogni concorso, ogni rassegna mi ha dato qualcosa e a ognuna spero di aver lasciato qualcosa. Sono stati tutti concorsi in cui da parte degli organizzatori era palpabile l’impegno a costruire qualcosa di bello e duraturo. In ogni situazione mi sono sentita “a casa”.
Nel 2010 ti sei aggiudicata il Premio della Critica al Premio Bianca d’Aponte sesta edizione con “Io e la collina”, brano presente nel nuovo disco. Come è nata questa canzone?
Vivo a Gorizia e vicino a me c’è la zona del Collio.
C’è stato un periodo in cui per rilassarmi andavo sul Collio a bere il caffè. Entravo in trattoria, prendevo la tazzina, andavo a sedermi su un enorme prato con vista sulle colline sui vigneti e lo sorseggiavo in pace.
Un giorno a casa ho iniziato a suonare la chitarra e guardavo il traffico fuori dalla finestra: pensavo alla frenesia dei nostri giorni, agli incontri di persone che incrociandosi si scambiano dei “Come va” cortesi ma vuoti, delle domande che in realtà non attendono risposta… e mi è venuto in mente che tra questa frenesia e senso quasi di solitudine accanto ad altre persone preferisco di gran lunga una solitudine positiva e consapevole, sulla collina, a sorseggiare caffè perdendomi nella quiete silenziosa delle colline.
Quali saranno i tuoi prossimi impegni?
Il prossimo impegno è il lavoro sulla realizzazione del videoclip di “Non dormo”, che dovremmo girare a giugno; nel frattempo ci saranno dei concerti per promuovere il disco. Per questo autunno sto preparando un piccolo tour che prevede concerti in librerie, biblioteche, rassegne di poesie, mostre e altre situazioni simili.
Il mio obiettivo è poter continuare a proporre il progetto di “Facile” nei teatri.
Grazie per la tua disponibilità. Lascio a te l’ultima parola per lanciare un messaggio ai nostri lettori!
Ringrazio te, Barbara, per questa piacevolissima intervista e …un abbraccio caloroso a tutti i lettori da parte mia!
Spero di conoscervi… e di offrirvi un buon caffè!
Paola.
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