Bruther
Foto di Filip Dujardin

A Mendrisio la mostra Swiss Architectural Award 2020


Il Teatro dell’architettura Mendrisio dell’Università della Svizzera italiana, ha il piacere di annunciare che il 1 aprile 2021 verrà consegnato il prestigioso premio Swiss Architectural Award 2020 – promosso dalla Fondazione Teatro dell’architettura – al vincitore della sua settima edizione, lo studio parigino BRUTHER di Stéphanie Bru e Alexandre Theriot.

In occasione della cerimonia di premiazione verrà inaugurata la mostra dedicata allo Swiss Architectural Award 2020, esposizione promossa dall’Accademia di architettura dell’Università della Svizzera italiana.

Interverranno:

  • Boas Erez, rettore dell’Università della Svizzera italiana
  • Mario Botta, presidente della Fondazione Teatro dell’architettura e della giuria dello Swiss Architectural Award
  • Riccardo Blumer, direttore dell’Accademia di architettura – USI e membro della giuria
  • Dieter Dietz, direttore della Section d’Architecture, EPFL-ENAC e membro della giuria
  • Christophe Girot, decano del Departement Architektur, ETHZ e membro della giuria
  • Nicola Navone, segretario del premio
  • Marco Della Torre, coordinatore di direzione e responsabile mostre dell’Accademia di architettura – USI

Nel corso dell’evento, Stéphanie Bru e Alexandre Theriot (BRUTHER), vincitori dello Swiss Architectural Award 2020, terranno una conferenza pubblica sul loro lavoro e il contesto in cui operano.

IL PREMIO

Promosso dal 2019 dalla Fondazione Teatro dell’architettura, il Premio ha coinvolto per la prima volta nella giuria le tre Scuole di architettura svizzere (USI – Accademia di architettura, Mendrisio; EPFL – ENAC, Section d’Architecture, Losanna; ETHZ – Departement Architektur, Zurigo). Lo Swiss Architectural Award premia un’architettura attenta alle questioni etiche, estetiche ed ecologiche contemporanee e intende promuovere un dibattito pubblico su questi argomenti.
Il Premio è attribuito ad architetti di età non superiore ai 50 anni (nell’anno in cui è di volta in volta bandito), senza distinzione di nazionalità, che abbiano realizzato almeno tre opere significative rispetto alle finalità che lo stesso si propone

LA MOSTRA

Da venerdì 2 aprile 2021 fino a venerdì 24 dicembre 2021 apre al pubblico, presso l’auditorio del Teatro dell’architettura Mendrisio, la mostra in cui saranno esposti i progetti presentati per la settima edizionedello Swiss Architectural Award, vinta dallo studio parigino BRUTHER di Stéphanie Bru e Alexandre Theriot. L’esposizione documenta i lavori di 33 candidati provenienti da 19 differenti paesi, con un approfondimento particolare sulle opere del vincitore con le fotografie e i video di Enrico Cano. La mostra è accompagnata da un volume monografico edito da Mendrisio Academy Press e Silvana Editoriale, in lingua italiana e inglese.

Il vincitore: Studio BRUTHER

Fondato nel 2007 a Parigi da Stéphanie Bru (1973) e Alexandre Theriot (1972), lo studio BRUTHER lavora nel campo dell’architettura, della ricerca, della didattica, dell’urbanistica e del paesaggio. “I nostri progetti suggeriscono un delicato equilibrio tra strategia e forma, rigore e libertà, specificità e genericità, immediatezza e istanza evolutiva… e si distinguono per le infrastrutture aperte che si adattano alla ricchezza di possibilità offerte dal contesto e a un’ampia flessibilità d’uso”.

Prima di conseguire lo Swiss Architectural Award 2020, BRUTHER ha vinto il Prix de l’Équerre d’argent 2016 (per il New Generation Research Center, Caen), il Gold Award, Best Architects Awards 2016 (per il Centro Culturale e Sportivo Saint-Blaise, Parigi) ed è stato nominato nel 2015 per il Mies van der Rohe Award (per il Centro Culturale e Sportivo Saint-Blaise, Parigi).

Stéphanie Bru e Alexandre Theriot hanno tenuto conferenze pubbliche e sono stati invitati a insegnare progettazione, in scuole di architettura in Francia e all’estero. Alexandre Theriot è professore presso il Dipartimento di architettura all’ETH di Zurigo.

Sito web dello studio parigino: bruther.biz

LA FONDAZIONE TEATRO DELL’ARCHITETTURA

La Fondazione, che ha sede a Mendrisio ed è presieduta da Mario Botta, si propone, in particolare, di offrire visibilità ai nuovi interessi transdisciplinari che sempre più intervengono nel processo progettuale e che ridefiniscono il ruolo sociale dell’architettura. Le complesse questioni che la società contemporanea è chiamata ad affrontare – l’impegno a favore dell’ambiente, la reperibilità delle risorse energetiche, i drastici cambiamenti climatici e le nuove complesse realtà sociali – condizionano fortemente le dinamiche legate agli aspetti identitari che si registrano a livello territoriale tanto da rendere necessari nuovi approcci e una nuova sensibilità disciplinare nell’ambito dell’architettura, degli studi urbani e della progettazione del paesaggio.

Oltre a promuovere dal 2019 lo Swiss Architectural Award, la Fondazione ha sostenuto in collaborazione con l’Accademia di architettura – USI, le seguenti mostre presso il Teatro dell’architettura Mendrisio: “Louis Kahn e Venezia” (12 ottobre 2018 – 20 gennaio 2019); “Koen Vanmechelen. The Worth of Life 1982–2019” (4 ottobre 2019 – 2 febbraio 2020); “I disegni giovanili di Le Corbusier. 1902-1916” (19 settembre 2020 – 24 gennaio 2021).

IL CATALOGO

Accompagna la mostra il catalogo della settima edizione del Premio, pubblicato da Mendrisio Academy Press / Silvana Editoriale, a cura di Nicola Navone e con le immagini delle opere del vincitore realizzate da Enrico Cano.

Sul sito www.swissarchitecturalaward.com è possibile reperire tutte le informazioni su tutte le edizioni del Premio.

IL TEATRO DELL’ARCHITETTURA A MENDRISIO

Il Teatro dell’architettura Mendrisio, sorto all’interno del Campus dell’Accademia di architettura – Università della Svizzera italiana, è stato progettato dall’arch. Mario Botta, promosso e realizzato grazie al lavoro congiunto dell’Università della Svizzera italiana e della Fondazione Teatro dell’architettura, al fine di offrire uno spazio di dialogo privilegiato per il dibattito culturale sull’architettura, la città, il paesaggio.

Accanto all’attività didattica e di ricerca svolte all’interno dell’ateneo, questa iniziativa intende rafforzare l’offerta formativa con mostre, seminari e attività per dare visibilità ai nuovi interessi transdisciplinari che sempre più intervengono nel processo progettuale e che ridefiniscono il ruolo sociale dell’architettura.

Il Teatro dell’architettura agisce anche come piattaforma di interscambio con altre istituzioni che hanno fatto delle istanze della cultura contemporanea il proprio campo di interesse.

Nel 2020 il Teatro dell’architettura Mendrisio, assieme al Museo Vincenzo Vela di Ligornetto, alla Pinacoteca Giovanni Züst di Rancate, al m.a.x. museo di Chiasso e al Museo d’arte Mendrisio, hanno attivato la rete dei Musei d’Arte del Mendrisiotto (MAM).


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