Bambini siriani unicef
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UNICEF in Siria 13000 bambini uccisi


L’UNICEF ricorda che 12 anni di conflitto, insieme con i recenti e letali terremoti, hanno lasciato milioni di bambini in Siria esposti a un elevato rischio di malnutrizione. Mentre oggi il paese entra nel 13° anno di conflitto, le ostilità continuano senza sosta in diverse parti del paese, soprattutto nel nordovest. Le gravi violazioni dei diritti dei bambini persistono. Secondo i dati delle Nazioni Unite dall’inizio del conflitto, circa 13.000 bambini in Siria sono stati uccisi o feriti. I bambini continuano a vivere con la paura di attacchi e sfollamento e i livelli di malnutrizione sono in crescita.

Secondo le stime, oltre 609.900 bambini sotto i 5 anni, soffrono di ritardi nella crescita in Siria. I ritardi nella crescita sono il risultato di denutrizione cronica e causano danni mentali e fisici irreversibili ai bambini. Questo ha conseguenze sulla loro capacità di apprendimento e da adulti sulla produttività e sulla capacità di guadagno.

Anche la malnutrizione acuta fra i bambini è in crescita. Il numero di bambini tra i 6 e i 59 mesi che soffrono di malnutrizione acuta grave è aumentato del 48% fra il 2021 e il 2022. Quando i bambini soffrono di malnutrizione acuta, il loro sistema immunitario si indebolisce e hanno probabilità 11 volte maggiori di morire rispetto a un bambino ben nutrito.

A causa della crescita dei prezzi e della mancanza di reddito, milioni di famiglie lottano per arrivare a fine mese, in una crisi economica senza precedenti. Quasi il 90% delle persone in Siria vive in condizioni di povertà. Questo ha un impatto negativo sulla dieta e sullo stato di nutrizione dei bambini.

Nel 2023, prima dei letali terremoti che hanno colpito la Siria lo scorso 6 febbraio, oltre 3,75 milioni di bambini necessitavano di assistenza nutrizionale nel paese, mentre circa 7 milioni di bambini in tutto il paese avevano bisogno di assistenza umanitaria urgente.

ALTRI DATI

  • Nel 2022, il numero di bambini con malnutrizione acuta moderata è cresciuto del 55%;
  • La malnutrizione materna varia dall’11% nel nord-ovest della Siria e in alcune zone di Damasco al 25% nel nord-est;
  • Prima dei terremoti, quasi due terzi degli impianti di trattamento delle acque, metà delle stazioni di pompaggio e un terzo delle torri idriche in tutta la Siria erano danneggiati a causa del conflitto;
  • Quasi la metà della popolazione dipende da fonti di acqua alternative e spesso insalubri per rispondere o integrare il fabbisogno idrico;
  • Circa il 70% delle acque reflue scaricate non viene trattato;
  • Da quando, nel settembre 2022, è stata dichiarata un’epidemia di colera in Siria, sono stati segnalati più di 84.600 casi sospetti di colera. I bambini malnutriti e con un sistema immunitario indebolito hanno maggiori probabilità di contrarre il colera;
  • Si prevedono più di 39.000 nuovi casi sospetti di colera nei prossimi sei mesi nel 2023, mettendo a rischio almeno 3 milioni di persone che necessitano di interventi di prevenzione salvavita.

I terremoti hanno distrutto case e lasciato molti bambini con la paura di tornare a casa a causa delle continue scosse di assestamento. Molte famiglie adesso sono sfollate e vivono in condizioni precarie in rifugi e campi temporanei.

Prima dei terremoti, 6,81 milioni di bambini in Siria avevano bisogno di servizi sanitari di base. Metà del sistema di assistenza sanitaria primaria non funzionava, costringendo molte famiglie a rimandare le cure mediche o a intraprendere lunghi viaggi se potevano permetterselo. Si stima che in Siria siano rimasti solo 20.000 medici. La recente epidemia di colera e l’impatto delle scosse di terremoto stanno esercitando un’ulteriore pressione sui servizi sanitari pubblici già sovraccarichi e sulla fornitura di assistenza sanitaria nel Paese. Si prevede un ulteriore peggioramento dell’accesso ai servizi sanitari e nutrizionali essenziali nel 2023.

“I bambini della Siria non possono aspettare più a lungo. Dopo anni di conflitto e due terremoti catastrofici, il futuro di milioni di bambini è appeso a un filo”, ha dichiarato il Direttore regionale dell’UNICEF per il Medio Oriente e il Nord Africa Adele Khodr. “È nostra responsabilità collettiva ribadire ai bambini che il loro futuro è anche la nostra priorità. Dobbiamo rispondere ai bisogni dei bambini dovunque essi siano in Siria e supportare i sistemi che sostengono i servizi essenziali di cui hanno disperatamente bisogno.”

In Siria, investendo nella diagnosi precoce della malnutrizione, l’UNICEF lavora con i partner per garantire e ampliare servizi di cura salvavita ai bambini che soffrono di malnutrizione acuta grave. Vengono forniti anche servizi di nutrizione preventiva, tra cui integratori di micronutrienti, monitoraggio della crescita e consulti, nonché sostegno all’allattamento e all’alimentazione complementare adeguata all’età. L’UNICEF fornisce anche servizi e materiale sanitario essenziale, accesso all’acqua potabile e a buone condizioni igieniche per dare a un maggior numero di bambini la possibilità di sopravvivere.

Anche prima dei terremoti, l’appello dell’UNICEF per l’Azione umanitaria per i bambini 2023 in Siria è stato significativamente sottofinanziato, con solo una frazione dei 328,5 milioni di dollari raccolta. Con l’ulteriore pressione dei terremoti, la situazione è diventata ancora più urgente. Sono necessari 172,7 milioni di dollari per fornire a 5,4 milioni di persone (tra cui 2,6 milioni di bambini) colpite dal terremoto assistenza immediata e salvavita in Siria.

Nota: Tutti i dati citati in questo comunicato stampa sono precedenti ai terremoti del febbraio 2023.


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