L’occasione è stata offerta dalla presentazione del libro dell’architetto Francesco Montuori nel complesso razionalista opera di Angiolo Mazzoni. E’ risultato un significativo incontro culturale dell’anno 2012, per la presenza di Francesco Montuori, figlio di Eugenio, insigne coprogettista con Piccinato, Cancellotti e Scalpelli, dell’innovativo Piano Regolatore di Sabaudia del 1934. L’esimio ricercatore, che, nel 1962, con l’arch. Anna Di Noto, è stato fra i fondatori del Gruppo Romano Architetti Urbanisti, ci ha illustrato il suo recente lavoro di ricerca condensato nel libro “Il piano della Civita ed il museo archeologico Roger Lambrechts di Artena”: “La pubblicazione racconta di dieci anni di lavori fra lo scavo e la valorizzazione della città preromana sul Piano della Civita, sita nel comune di Artena su un pianoro alle spalle del borgo medioevale e la realizzazione de Museo Archeologico, ove sono esposti i numerosi reperti archeologici ivi rinvenuti”. E in particolare notizie intorno alla struttura museale?
”Il museo è intitolato al professore belga Roger Lambrechts che ha lavorato per più di 20 anni agli scavi della città pre-romana. La realizzazione del museo è avvenuta grazie al restauro del Granaio Borghese, la famiglia che ebbe in proprietà quella città e che ancora abita nell’omonimo palazzo, nel centro storico”. Chi ha operato su questo particolare tema? “
I progettisti del Museo sono io stesso, mia moglie l’arch. Anna Di Noto con la collaborazione di mio figlio l’arch. Luca Montuori e dell’arch. Riccardo Petrachi, che hanno curato l’allestimento museale ed il Centro visitatori nell’area archeologica. Sia io che mia moglie abbiamo lavorato a lungo nello studio di Eugenio Montuori anche se abbiamo tenuto molto alla nostra autonomia. C’è da sottolineare che mio figlio Luca è divenuto architetto per l’ammirazione verso il famoso nonno Eugenio”. Quale la strada da voi percorsa? “Nel 1962 abbiamo fondato insieme ad altri architetti il Gruppo Romano Architetti Urbanisti (GRAU), nel 2011, il Centre Pompidou di Parigi ha acquistato i nostri disegni per destinarli al suo Archivio, e, nel 2012, nello stesso Centre Pompidou i disegni sono stati esposti (insieme a molti altri) nella mostra: “La Tendenza. Architectures italiennes 1965-1985”. C’è un rapporto tra le città di Sabaudia e Artena? “In effetti, esiste un nesso geografico fra questo intervento ad Artena e Sabaudia, L’antica città preromana sul Piano della Civita è collocata sui Monti Lepini in posizione strategica per raggiungere rapidamente il mare Tirreno. Essa, al pari di Segni,Cori, Norma, Sezze è caratterizzata da una importante cinta muraria in opera poligonale. Questi paesi che fanno da corona alla Pianura Pontina sono come i centri storici delle nuove città realizzate negli anni trenta!”.

Museo di Artena
Grande progetto, grandi lavori, tanti soldi anzi tantissimi soldi spesi, ma con il libro in mano vi invito a visitare la civita di Artena: rovi e erbacce nei nuovi sentieri(che non servivano)centro accoglienza visitatori abbandonato con l’acqua del fontanile che score nalle fondamenta e il museo chiuso ecc, ecc.
Trovo dopo alcuni anni questa intervista e rimango ancora basito. Non posso non evidenziare la scorrettezza di questi signori che, in quella occasione, sia nella conferenza di presentazione del libro (realizzato a mia insaputa e nel quale non venni nemmeno coinvolto, né tanto meno invitato alla sua presentazione) che in questa intervista, hanno volutamente taciuto il progettista archeologo (peraltro formalmente incaricato dal Comune di Artena), dott. Massimiliano Valenti, direttore del Museo, senza il quale quel progetto, semplicemente, non si sarebbe potuto realizzare.
Cordialmente.
Prof. Massimiliano Valenti