Il collettivo italo spagnolo Kor’sia torna al Romaeuropa Festival con una prima nazionale, coprodotta da Ref: Mont Ventoux è il loro nuovo lavoro, vincitore del prestigioso premio Fedora – Van Cleef & Arpels, in scena l’11 e il 12 novembre all’Auditorium Parco della Musica “Ennio Morricone”.
Dopo le ultime produzioni, Giselle (2020) e Igra (2021), in cui la compagnia si è dedicata al dialogo con le tradizioni, alla trasmissione e alla rielaborazione contemporanea del grande repertorio della danza, il collettivo, fondato da Antonio de Rosa e Mattia Russo, si confronta con la tradizione letteraria, la lettera di Francesco Petrarca Ascesa al monte Ventoso, parte della raccolta Familiares, scritta a metà del 1300, in cui il poeta racconta l’esperienza della dura salita al monte.
Sotto una linea tematica apparentemente semplice, Petrarca offre un’alternativa alla fede del mondo, trasformando il suo viaggio ascendente in una metafora di avvicinamento a una dimensione spirituale, compiutamente umanistica.
Con nove interpreti in scena e la collaborazione di una rosa di professionisti tra cui il compositore Alejandro Da Rocha e la scenografa Amber Vandenhoeck, Kor’sia restituisce una danza che rimette l’umano e la natura al centro, in una coreografia in cui i concetti di ascesa e discesa sono strumenti per giungere a una rinnovata concezione di umanità.
I termini che permeano l’attualità dell’emergenza climatica come “sostenibilità” ed “ecologia” si mostrano qui per quello che sono: non concetti astratti, ma azioni concrete che devono poter scendere sempre di più nel quotidiano per entrare nell’individualità di ciascuno. Una discesa necessaria affinché l’essere umano possa prepararsi a risalire verso una nuova vetta dove i corpi, la natura e le comunità possano generare insieme un nuovo e auspicato Rinascimento.
Bio
Il Collettivo KOR’SIA è un giovane gruppo di artisti con base a Madrid, formato da Mattia Russo e Antonio de Rosa registi e coreografi, insieme al ricercatore di arti visive e cofondatore Giuseppe Dagostino e ad Agnès López-Río, professoressa di arti performative come drammaturga e consulente artistica. Questa realtà nasce con l’intento di usare il corpo per trascendere la comunicazione verbale – insieme ad altri collaboratori legati ad altre discipline artistiche, come la musica, il cinema, la moda, la letteratura, l’illuminazione, lo space design – lavora alle arti del movimento, le uniche rappresentazioni che riescono a trasmettere il mondo umano.
Dal 2015 Kor’sia collabora attivamente con altri collettivi e organizzazioni. Tra questi la Compañía Nacional de Danza, e Spectare un’associazione dedicata alla collaborazione sul piano della produzione e della comunicazione dei progetti teatrali.
Come collettivo, KOR’SIA è consapevole che l’idea di un “io” univoco, conformato o completamente configurato in modo stabile e finito, ha smesso di “essere” e di prevalere, trasformando il paradigma che dà forma all’ontologia di ciò che intendiamo per “corpo” nel XXI secolo, da ogni campo: psicologia, filosofia, antropologia, medicina e scienza; e questo sta irrimediabilmente trasformando ciò che finora era stato considerato come univoco, in un amalgama di soggettività nomadi o identità di flusso. Kor’sia ha partecipato a Romaeuropa Festival nell’ambito di Dancing Days nel 2019 e ha vinto il Premio Vivo d’Arte nel 2020.
Kor’sia
Mont Ventoux
11 e 12 novembre, sabato h 19, domenica h 16
Luogo: Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone – Sala Petrassi
Ingresso: da 18 a 25 euro
Comunicato Stampa: GDG press