E’ uscito venerdì 22 gennaio “Punti di vista”, il nuovo progetto discografico della band BELTRAMI. Attualmente in rotazione radiofonica “La verità”, primo singolo che ha anticipato il disco, accompagnato dal videoclip ufficiale per la regia di Luigi Pingitore.
I Beltrami sono: Giampiero Jum Troianiello (voce, chitarra), Pasquale Omar Caldarelli (chitarre), Carmine Franzese (chitarre, keyboards), Pasquale Pezzullo (basso) e Francesco Varchetta (batteria).
In occasione dell’uscita dell’album, abbiamo incontrato il gruppo per fare quattro chiacchiere. Ecco cosa ci hanno detto.
Ciao ragazzi e benvenuti su Radio Web Italia! Come ha avuto inizio il progetto BELTRAMI?
Ciao a voi e grazie per l’ospitalità. Il progetto Beltrami nasce a fine 2009 come un progetto solista di Giampiero che dura in questa modalità solo fino al primo live, suonato in compagnia di Carmine e Pasquale Omar. Da lì una chiacchierata e poi tante esperienze unite dalla musica e dalla voglia di continuare a suonare insieme.
Venerdì 22 gennaio è uscito il vostro secondo disco.C’è un filo conduttore che lega le canzoni di “Punti di vista”?
I rapporti. Ci è già piaciuto nel primo disco parlarne e, ancora di più oggi, riteniamo siano il pretesto ideale per parlare di concetti che appartengono in qualche modo a tutti noi. Il nostro rapporto con il tempo e con lo spazio, con le diversità e con le uguaglianze, con il buono e il cattivo.
Tre aggettivi per descrivere il nuovo progetto discografico.
Sicuramente “maturo”, almeno rispetto al nostro primo disco “Intorno” (2013). “Diretto” per il modo di concepire gli arrangiamenti e per i messaggi contenuti all’interno delle canzoni. Cercavamo un disco che si facesse, allo stesso tempo, sentire e ascoltare, in base alla scelta dell’utente. Infine “trasversale”, perché racconta storie e sensazioni con le quali più o meno tutti abbiamo avuto a che fare e perché, soprattutto, ci piace pensare che le canzoni siano a disposizione di chi ha voglia di ascoltarle, qualunque sia la sua estrazione socioculturale e la sua esperienza di vita.
Sotto quali premesse nasce “La Verità”, il nuovo singolo?
La Verità parte da una riflessione rispetto al modo di interagire tra persone. È curioso pensare che molto spesso ci poniamo agli altri in equilibrio tra quelli che siamo e quelli che vorremmo essere. Finendo, inevitabilmente, per mentire. Ci siamo accorti che, forse, si mente più spesso del necessario, in maniera molto leggera, superficiale e, soprattutto, inutile. Essere se stessi, in fondo, dovrebbe farci essere più sereni e, di conseguenza, meglio predisposti ai rapporti stessi e più stimolati ad avere qualcosa in cui credere, in questi tempi di certezze labili.
Il brano è accompagnato dal videoclip ufficiale. Dove è stato girato?
In Campania, precisamente a Castelvolturno. Abbiamo avuto la fortuna di essere ospitati in questo enorme spazio in riva al lago e, insieme con il regista Luigi Pingitore, abbiamo deciso che la natura fosse il luogo ideale per mostrarci, semplicemente intenti ad eseguire il brano. La verità, appunto.
C’è qualche aneddoto curioso, accaduto durante le registrazioni del video che volete raccontarci?
Momenti come quelli in cui si gira un video sono sempre momenti ricchi di esperienze da conservare, di divertimento e gran lavoro. In questo video, il problema principale è stato rappresentato dalle mosche. Tantissime, ovunque. Abbiamo dovuto impegnarci tantissimo per fingere durante il playback che non ci fossero e ancora più difficile è stato il lavoro di Luigi e del suo staff per escludere la loro presenza da qualsiasi scena.
Che atmosfera si respira durante i vostri concerti?
Quando fai parte di una band “emergente”, ogni serata è imprevedibile.
Nelle prime serate di promozione di questo nuovo disco, abbiamo avuto la fortuna di incontrare persone attente, tra coloro che ci conoscevano già per i lavori precedenti e quelli che, invece, ci ascoltano per la prima volta con questo disco. E, per fortuna, abbiamo “respirato” tanto entusiasmo a fine concerto e molti feedback positivi da parte di chi ci ascolta.
C’è qualcosa che fate prima di un vostro concerto? Un rito scaramantico o qualcosa che vi porti fortuna?
Ci piace passare gli ultimi minuti lontani da tutto il resto, nei camerini o comunque in un posto un po’ più in disparte. Ci piace raccogliere le energie e stare insieme, parlare per smorzare la tensione, prendersi un po’ in giro per poi arrivare sul palco carichi e, soprattutto, in forte sinergia.
Cosa ci riserverà la vostra musica nei prossimi mesi?
Ci godremo i primi passi del disco e del singolo appena usciti e poi ci metteremo subito a lavoro per preparare un altro videoclip che accompagnerà un altro singolo. Speriamo di affiancare a tutto questo tanti momenti in cui sarà possibile diffondere la nostra musica quanto più possibile. Infine, qualche segreto e qualche sorpresa da non svelare ancora.
Grazie per essere stati nostri ospiti. Vi aspettiamo con le prossime novità su Radio Web Italia.
Grazie a voi!
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